GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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RUBRICHE - page 32

Terapia antitumorale per contrastare le recidive

SOCIETA' di

Un gruppo di biologi e clinici dell’Università di Tor Vergata e del Policlinico Universitario di Regensburg (Germania) mette a punto un modello sperimentale per studiare la ricomparsa del tumore dopo la terapia, proponendo una strategia innovativa che potrebbe prevenire la recidiva. Lo studio è stato pubblicato sull’International Journal of Molecular Science

 Le terapie antitumorali correnti mirano alla repressione delle cellule tumorali, portando alla remissione del tumore. La malattia è tuttavia spesso recidiva perché le cellule sopravvissute al trattamento proliferano, aumentando in malignità favorendo le metastasi e la resistenza ai farmaci, con esito spesso fatale: è dunque la terapia stessa che può contribuire alla progressione del tumore.

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Giorgetti: riforma strumento degli Accordi per l’Innovazione

POLITICA di

Roma, 18 gennaio 2022. Procedure semplificate per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale. E’ quanto prevede il decreto firmato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che riforma lo strumento degli Accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro. Leggi Tutto

Roma International Estetica 2022: la bellezza torna in fiera dal 19 al 21 marzo

ECONOMIA di

La manifestazione di Fiera Roma dedicata all’universo dell’estetica e ai suoi professionisti è posticipata a marzo per garantire la massima sicurezza di tutti. Roma International Estetica quest’anno inaugura la primavera. L’appuntamento 2022 della fiera professionale dell’estetica e del benessere, a garanzia della sicurezza di tutti, è stato posticipato e si svolgerà dal 19 al 21 marzo. I professionisti della bellezza e le novità del settore saranno i protagonisti anche di questa quattordicesima edizione organizzata da Fiera Roma. Secondo il format che ormai è diventato un elemento distintivo del progetto, Roma International Estetica, accanto alla parte espositiva, ospiterà un intenso programma di convegni, workshop e show, che ne fanno un luogo di incontro e confronto per addetti ai lavori e appassionati.

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“GIG ECONOMY” COME NUOVO CAPORALATO DIGITALE

ECONOMIA di

Il 31% dei lavoratori  mpiegati nella gig economy non ha un contratto, a possederlo è solo l’11%. L’Unione Europea ha da poco approvato una direttiva tesa a regolamentare questa nuova forma di lavoro.

L’avvento del digitale ha portato con sé grandi trasformazioni radicai nell’organizzazione del lavoro. Ne è un esempio la così detta “gig economy”. Ma nello specifico cos’è questa gig economy? Stando alla definizione della Treccani la gig economy è: “un modello economico basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, e non sulle prestazioni lavorative stabili e continuative, caratterizzate da maggiori garanzie contrattuali”. Stando a questa spiegazione questa tipologia di lavoro sembrerebbe rimandare a quelle classiche occupazioni che intraprendono gli studenti durante il proprio tempo libero.

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FEDERBALNEARI ITALIA: TUTTE LE ASSOCIAZIONI UNITE PER TUTELARE IL TURISMO BALNEARE MADE IN ITALY. TAVOLO TECNICO DOPO IL VOTO PER IL COLLE

ECONOMIA di

“L’unità di tutte le associazioni che rappresentano i balneari italiani è imprescindibile per affrontare nel migliore dei modi il tavolo tecnico sul tema delle concessioni demaniali”.

È questo il monito che arriva da Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia, che sottolinea come coesione e responsabilità siano la sola via percorribile, nell’interesse dell’intera categoria e del modello balneare italiano stesso. “Una realtà -spiega Maurelli -che rappresenta migliaia di imprese, per la gran parte di tradizione familiare, che da decenni dedicano i loro sforzi alla valorizzazione delle spiagge italiane e del turismo Made in Italy, un settore trainante dell’economia del mare, oggi destabilizzato da due sentenze del Consiglio di Stato”.

“La costituzione di un tavolo tecnico per discutere con il Governo Il tema delle concessioni è un grande risultato e costituisce un passo avanti. Siamo reduci da oltre 10 anni di inadempienze della politica e degli esecutivi che si sono succeduti, ora che abbiamo questa opportunità – commenta Maurelli – chiediamo che la discussione di punti vitali per la categoria, imprescindibili per condurci verso la stabilizzazione del sistema balneare Italiano, venga fatta nei tempi giusti, senza rischiare che la fretta eccessiva di chiudere la questione porti a risoluzioni non ponderate.

È stato condiviso un documento unico sui contenuti da presentare al Governo da parte di tutto il mondo balneare italiano e fissare il tavolo tecnico a febbraio, dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, può concedere più respiro a un processo complesso, che merita una maggiore riflessione. Da parte loro, associazioni e sigle sindacali devono impegnarsi ad abbandonare ogni sterile personalismo e adottare una univoca linea responsabile. Lo dobbiamo alla categoria e alle istituzioni, in palio c’è il futuro delle nostre imprese e del turismo italiano”.

Fondo regionale per la crescita: 200 milioni per pmi e professionisti campani

ECONOMIA di

Incentivi a sostegno di nuovi investimenti finalizzati al rafforzamento e alla ristrutturazione aziendale, all’innovazione produttiva, organizzativa e all’efficienzaenergetica. Attraverso la sua società in house Sviluppo Campania,  la Regione scende in campo per affiancare le imprese nella ripartenza post-Covid con il “Fondo regionale per la crescita Campania” mettendo a disposizione risorse per 196,5 milioni di euro, a valere su Fondi POR FESR.

Due i beneficiari del nuovo strumento: piccole e microimprese, iscritte nell’apposito Registro della Camera di Commercio da almeno 12 mesi; Liberi professionisti titolari di Partita Iva da almeno 12 mesi.

Tre le tipologie di interventi (da realizzare sul territorio della Regione Campania) finanziabili con le risorse del Fondo: Digitalizzazione e Industria 4.0, vale a dire investimenti materiali e immateriali a sostegno dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione produttiva per la transizione 4.0; Sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale, ovvero investimenti finalizzati ad accrescere la performance ambientale e sociale dell’impresa garantendo la salute degli operatori; Nuovi modelli organizzativi, con investimenti tesi alla riorganizzazione dei processi aziendali attraverso l’introduzione di nuove soluzioni gestionali, di impianti e attrezzature volti ad aumentare produttività e performance economiche.

Ma quali sono le spese ammissibili a contributo? Possono essere coperti dalle agevolazioni i costi relativi a impianti e macchinari, opere di impiantistica, servizi reali, conseguimento delle certificazioni, Software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici. E ancora: spese amministrative, spese per studi di fattibilità, oneri per il rilascio di attestazioni tecnico-contabili e garanzie a copertura della restituzione del finanziamento.

Le agevolazioni, a copertura del 100% del programma di spesa ammissibile, prevedono un mix di contributo a fondo perduto (50% delle spese ammissibili) e finanziamento a tasso zero (il restante 50%).

Il finanziamento ha una durata complessiva di 6 anni e prevede un rimborso in 60 mesi con rate trimestrali posticipate a quote capitale costanti, più 12 mesi di differimento decorrenti dalla data di erogazione dell’anticipazione.

Il programma di spesa deve avere un importo compreso tra i 30mila e i 150mila euro.

“La Regione Campania – dichiara l’Assessore regionale alle Attività produttive Antonio Marchiello – con questo bando intende favorire investimenti volti ad accrescere la competitività delle filiere strategiche, l’innovazione, l’incremento della capacità produttiva, lo sviluppo tecnologico e la valorizzazione delle risorse del territorio.  Sosteniamo le nostre imprese con interventi resi ancora più necessari dalla crisi generata dall’emergenza Covid19 e per dare nuovo slancio all’economia regionale”.

 

Per sostenere la competitività delle imprese campane – dichiara Mario Mustilli, Presidente di Sviluppo Campania – abbiamo messo a punto nuovi strumenti finanziari prima con il programma Garanzia Campania Bond e SFiN già operativi e, adesso, con il Fondo Regionale per la Crescita che è diretto a sostenere gli investimenti delle imprese per incentivare il sistema produttivo campano a lanciare nuovi investimenti necessari a difendere la propria posizione sui mercati. Questo obiettivo è ancor più rilevante nella delicata fase storica che la Campania vive con l’intero Paese”.

 

Per accedere alle agevolazioni, gli interessati devono presentare domanda esclusivamente in modalità telematica, dotandosi di un’identità digitale (SPID o CNS), attraverso la piattaforma di Sviluppo Campania al link: incentivi.sviluppocampania.it.

Le richieste potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 10 febbraio 2022 e fino alle ore 12 del 14 marzo 2022.

Dal prossimo 20 gennaio sarà resa disponibile sui siti della Regione Campania e di Sviluppo Campania l’apposita modulistica. Tutte le informazioni sull’Avviso pubblico ed eventuali chiarimenti di carattere tecnico potranno essere richiesti via mail all’indirizzo: info@sviluppocampania.it o tramite un apposito servizio di help desk di prossima attivazione.

Lo scorso 21 dicembre al Campidoglio la cerimonia del Premio di Poesia ispirato al Principe Nicolò Boncompagni Ludovisi

SOCIETA' di

ROMA, Villa Aurora Boncompagni Ludovisi, nello scorso giugno si è tenuta la presentazione del Premio Internazionale di Poesia Principe Nicolò Boncompagni Ludovisi; augurato e voluto dalla Principessa Rita Boncompagni Ludovisi, organizzato dell’Associazione Culturale “Calliope” di Maria Buongiorno sotto la direzione artistica di Diego De Nadai e con il Patrocinio di Roma Capitale.

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Amelio (Deloitte): Sostenibilità, con l’entrata in vigore della Tassonomia Ue tutte le imprese dovranno dotarsi di una strategia climatica

ECONOMIA di

Nel 2021. l’anno della COP26 e del G20, il dibattito sulla sostenibilità ha fatto passi avanti. Ma nel 2022 si passerà dalle parole ai fatti con l’entrata in vigore della nota (e discussa) Tassonomia, chiamata a classificare le attività economiche in funzione del relativo grado di sostenibilità. Si tratta di un passaggio decisivo per la decarbonizzazione della nostra economia, che cambierà il contesto competitivo per le imprese.
Detta in altri termini: le aziende, se già non l’hanno fatto, ora saranno costrette a dotarsi di una strategia climatica che mitighi i rischi e amplifichi le opportunità, sia nel breve che nel lungo termine. Strategia che deve poi declinarsi nei necessari strumenti attuativi, in termini di metriche, processi, obiettivi, operazioni, fino alla rendicontazione, cui sono interessati tutti gli stakeholder, a partire dagli investitori.
Secondo lo studio di Deloitte Italia “Il climate change nell’informativa finanziaria redatta dalle società quotate in Italia”, le società del nostro Paese manifestano una crescente consapevolezza sul tema del cambiamento climatico: il 53 per cento delle relazioni finanziarie annuali 2020 delle società quotate sul MTA, infatti, contiene informazioni sul clima – un trend in crescita dell’11 per cento rispetto allo scorso anno. Spesso, però, si tratta di informazioni di contesto o di mercato, in larga misura qualitative, riflesse solo in parte sulla gestione dei rischi, ancor meno sulla strategia e quasi per nulla sulle poste iscritte in bilancio.
Altre indagini in passato erano giunte a considerazioni analoghe. Infatti, mentre cominciano a farsi strada sia il ricorso ai crediti volontari per la compensazione delle emissioni GHG, sia l’integrazione degli obiettivi climatici nelle remunerazioni dei vertici aziendali, ancora scarseggiano informazioni basilari quali le analisi di scenario, la quantificazione degli impatti finanziari, il ricorso al carbon pricing. Anche nelle metriche devono essere fatti passi avanti, soprattutto sulla misura delle emissioni Scope 3, sulla certificazione degli inventari di GHG, sull’assunzione di target science-based e sull’integrazione della catena di fornitura.
In questa fase di assestamento, si registrano casi piuttosto evidenti di green marketing, per non dire di greenwashing: una tendenza che potrebbe persino accentuarsi nei prossimi mesi, ma che è destinata a scontrarsi con l’azione legislativa e regolatoria e con la maggiore consapevolezza dei consumatori.
Per le imprese, dunque, c’è parecchio lavoro da fare.
Come si diceva all’inizio, va anzi tutto stabilito un legame più stretto tra gli obiettivi climatici di breve e lungo termine e la strategia aziendale, cui far conseguire una coerente allocazione del capitale. Le imprese, poi, devono avviare una riflessione sul purpose aziendale in modo sistematico e strutturato e aprirsi a un confronto approfondito con tutti gli stakeholder. Devono anche riconoscere che le competenze dei board e dei manager vanno arricchite sotto questi profili, che la struttura organizzativa merita un profondo ripensamento, che i processi di rendicontazione climatica vanno strutturati come quelli economico-finanziari, che l’ERM non può prescindere dalla presa in carico delle insorgenti tematiche ESG.
Tutto ciò porterà ad accelerare sull’innovazione di prodotto e di processo, aggiornando sia il modello di business che il rapporto tra impresa e società. Prima si farà tutto ciò, più facilmente si consoliderà la posizione della propria impresa nella nuova arena competitiva.

di Franco Amelio, Sustainability Leader di Deloitte Italia

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