GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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ECONOMIA - page 20

Commissione europea: stanziati altri 100 milioni per la ricerca sul vaccino da Covid-19

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L’Unione europea con i suoi Stati membri sta tentando con ogni mezzo di mitigare le conseguenze dovute all’epidemia da Covid-19. I due grandi temi su cui la comunità europea si sta confrontando nell’ultimo periodo riguardano, principalmente, il fronte economico e quello sanitario. Per quanto riguarda il primo tema, è ormai notizia della settimana l’intesa raggiunta dai leader europei per dare una risposta concreta a una delle più serie recessione economiche che l’UE è costretta ad affrontare. Alla luce dei recenti negoziati economici, si può, quindi, affermare che un’importante passo avanti per gestire la crisi economica sia stato fatto. Lo stesso, purtroppo, non si può dire del secondo tema, quello sanitario. Il tema caldo riguarda la ricerca e sviluppo del vaccino e la successiva immissione sul mercato. Seppur si tratta di un vaccino “di emergenza”, i tempi stimati per le prime somministrazioni rimangono comunque lunghi, riconducibili ad inizio 2021 (data auspicabile). Leggi Tutto

Sostenibilità e crescita: la società Terna emette un green bond da 500 milioni

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Dopo ormai cinque anni dalla firma del nostro Paese dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (ONU) per lo Sviluppo sostenibile, sottoscritta da 193 paesi nel settembre 2015, bisogna riconoscere che, un debole passo avanti, legato allo sviluppo di una green economy, economia sostenibile, è stato fatto, in particolar modo nell’ultimo periodo. Inoltre, rimanendo sempre in tema di sostenibilità ambientale, a seguito dell’intesa europea sul Recovery fund, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia investimenti strutturali e riforme che portino ad un Paese “più verde, più digitale, più innovativo, più sostenibile, più inclusivo”. Leggi Tutto

Il Fondo di solidarietà dell’UE per il Covid-19

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Lo scoppio della pandemia da Coronavirus è, sicuramente, una delle maggiori sfide che l’Unione Europea dovrà affrontare, per le gravi conseguenze economiche e sociali che sta avendo sugli Stati membri. Considerando il periodo che stiamo attraversando, la solidarietà e responsabilità tra gli Stati dell’UE è, senz’altro, un importante punto di partenza per cercare di superare questa crisi. Leggi Tutto

Nasce Confassociazioni media e informazione, Cutuli Presidente

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Confassociazioni, l’organizzazione di rappresentanza dei settori professionali in Italia e in Europa, apre le iscrizioni ai media con l’obiettivo di aggregare, promuovere e sviluppare i network nazionali. Espressione unitaria delle federazioni, dei coordinamenti, delle associazioni, delle imprese e delle persone che svolgono o rappresentano attività professionali in Italia e in Europa, Confassociazioni inaugura il settore confederale che aggrega i media.

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Fondo per il sostegno delle Fiere: sarà ordine del giorno del Governo

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Qualcosa si muove per far ripartire il settore fieristico, una proposta  di  Benedetta Fiorini, Segretario della Commissione Attività produttive della Camera,  impegna l’esecutivo del Governo a istituire un fondo a sostegno delle Fiere Italiane che in questo momento stanno subendo gravissime perdite a causa dello sto forzato e dall’incertezza sulla possibile data di ripartenza dovuta dal perdurare del pericolo di contagio da COVID19. Un fondo che si spera possa dare sollievo al settore e a tutto l’indotto turistico.

” È un importante segnale di attenzione verso un comparto – ha commentato l’Ingegner Piccinetti amministratore di Fiera di Roma –  una leva economica e di internazionalizzazione fondamentale per l’Italia”,

Ingegner Piccinetti, questa proposta potrà servire a sensibilizzare le parti a trovare un modello di rilancio del settore in breve tempo?

Già in Danimarca e in. altri paesi dell’Unione Europea è stato istituito un fondo attraverso i finanziamenti europei per risarcire almeno parzialmente il sistema fieristico di quanto perso da annullamenti e posticipi degli appuntamenti in calendario. Questa mi sembra anche per l’Italia la strada migliore per supportare un settore che rischia seriamente di chiudere i battenti. Speriamo che il governo prenda seriamente in considerazione la questione e non ci lasci soli.

Al momento quali sono le previsioni per lo svolgimento delle manifestazioni in programma per il 2020?
Abbiamo messo a punto protocolli di sicurezza del tutto efficaci, sia per le manifestazioni fieristiche, che per convention e congressi,che per concorsi. Da settembre ripartiranno alcune manifestazioni “fisiche”, prevalentemente quelle a carattere nazionale e locale: per quelle internazionali purtroppo dovremo aspettare la primavera del 2021. Tristemente, come tutti sanno, ci sono delle nazioni che stanno vivendo il picco della pandemia e per ovvii motivi di salute pubblica anche i collegamenti aerei sono vietati. Le grandi Fiere e i grandi congressi sono tutti a carattere internazionale, per questo motivo abbiamo assoluta necessità di un supporto vero e concreto, per noi della meeting industry il 2020 è stato completamente azzerato

Non è solo la Fiera a soffrire questo blocco prolungato ma anche tutto l’indotto: sarà possibile un recupero?
È proprio così. La fiera dà indirettamente lavoro a oltre 2000 persone, oltre ai circa 70 dipendenti diretti, tutti lavoratori che al momento rischiano il loro posto e hanno contraccolpi economici seri. Inoltre, per valutare il danno per il territorio basti pensare che ogni euro speso in fiera rappresenta, secondo accreditati studi economici, circa 10 € di indotto: considerando che da metà febbraio a oggi il fatturato è nullo, con una perdita diretta per Fiera Roma di circa 13 milioni di euro, è facile calcolare anche il danno per il territorio. Il turismo vale il 13% del pil italiano e rappresenta il 15% dell’occupazione del nostro Paese; il turismo business – composto prevalentemente da quello fieristico e congressuale – è il ramo più ricco del comparto: siamo certi che il Governo metterà in campo ogni misura utile ad aiutare questa macchina a ripartire, solo così l’Italia potrà superare questo drammatico momento.

Europa e nuovi farmaci, come si immettono sul mercato europeo

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Oggi siamo insieme a una professionista del settore farmaceutico, Mariangela Prada, Patient Access Director di Intexo Società Benefit Srl. Dottoressa Mariangela Prada, lei è la Patient Access Director di Intexo Società Benefit, la vostra compagnia si occupa in particolare delle procedure di accesso dei farmaci nell’ Unione Europea e naturalmente in Italia. Quanto è complicato riuscire a portare un nuovo farmaco in Europa?

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Mise: arrivano i finanziamenti a fondo perduto per 1.940 Comuni italiani

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Buone notizie sul fronte degli aiuti economici arrivano dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise) per far fronte a questo periodo di profonda crisi che il nostro paese sta attraversando. All’interno del quadro “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, in applicazione all’articolo 30 del decreto-legge n. 34 del 30 aprile 2019, convertito con modificazione dalla L. del 28 giugno 2019, n.58, è stata varata un’importante manovra economica a sostegno delle piccole realtà comunali italiane. L’articolo 30, infatti, prevede, tra le altre cose, una disciplina per indirizzare i contributi in conto capitale ai Comuni. Leggi Tutto

Commissione europea e FSE: le nuove misure a favore dell’occupazione giovanile

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Alla luce del pesante impatto che le misure restrittive adottate dai singoli Stati membri hanno avuto sull’area economica, sociale ed occupazionale dei vari paesi, la Commissione europea sta apportando i cambiamenti necessari dei vari programmi facenti parte del Fondo sociale europeo(FSE) al fine di affrontare le nuove sfide in ambito sociale e occupazionale, in particolare giovanile, dettate dalla crisi. Per avere un’idea della gravità della crisi che stiamo affrontando, la Commissione europea nel comunicato stampa del primo luglio, “Commission launches Youth Employment Support: a bridge to job for the next generation”, paragona i dati relativi alla disoccupazione giovanile nel periodo successivo alla crisi finanziaria del 2008 e quelli più recenti risalenti all’attuale periodo. Nel 2013 la disoccupazione giovanile aveva raggiunto una percentuale pari a 24,4%, calando al 14.9% poco prima della pandemia; nell’aprile del 2020, invece, la disoccupazione giovanile si conferma al 15,4% nell’UE e non sembra essere così remota l’ipotesi di un’ulteriore ascesa. Leggi Tutto

Domitilla Palumbo
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