L’addio di Mario Draghi alla BCE
Il “Whatever it takes” che ha salvato l’euro, le misure non convenzionali messe in campo, l’ingresso nell’era dei tassi negativi: queste le principali novità introdotte da Mario Draghi come governatore della Banca Centrale Europea. Quando è entrato in carica, nel 2011, Draghi ha ereditato un mondo che aveva sperimentato la grave crisi del 2008-2009 e poi quella greca del 2010, guadagnandosi così il titolo di “salvatore dell’Euro”. Non sono mancate però le critiche, soprattutto dal mondo tedesco, che ricordava l’esigenza di un operato all’insegna del rigore finanziario. A Draghi è stato rimproverato altresì uno stile nella conduzione dei lavori che ha lasciato poco spazio al dialogo ed alla comunicazione. Ciò non toglie, tuttavia, l’importanza del suo mandato e le sue ripercussioni sugli scenari futuri dell’Eurozona. Leggi Tutto