GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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Difesa - page 5

Cina pronta per la produzione di massa di Droni ad uso militare

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La Cina è pronta per la produzione di massa del drone da ricognizione e  combattimento CH-5, l’ultima offerta della nazione al mercato internazionale dei droni ad uso militare.

Il primo esemplare uscito dalla catena di montaggio  ha fatto il suo volo di debutto, volando per  più di 20 minuti dopo essere decollato da  un aeroporto nella provincia di Hebei  lo scorso 14 luglio.

Ou Zhongming, responsabile del progetto di Caihong o Rainbow  dell’Accademia di Aerodinamica Aerospaziale di Pechino, ha detto dopo il test che diverse nazioni, tra cui gli attuali utenti di altri modelli di CH e nuovi clienti, stanno trattando con l’Accademia per acquisto del CH-5, che si ritiene essere uno dei migliori aerei militari senza equipaggio del mondo. “Il volo di oggi significa che il progetto del CH-5 è stato finalizzato e siamo pronti a produrlo in massa”, ha detto, rifiutando di nominare potenziali acquirenti.

La “China Academy of Aerospace Aerodynamics” ,una società produttrice del drone, è il  più grande esportatore di droni ad uso militare della Cina  per il numero di prodotti venduti all’estero. I suoi droni della serie CH sono stati venduti alle aeronautiche militari  in più di 10 paesi, rendendolo la più grande famiglia del drone che il paese ha esportato, secondo statistiche dell’Accademia.

Shi Wen, capo progettista della serie CH, ha dichiarato che il CH-5 supera tutte le sue controparti cinesi quando si tratta di resistenza operativa e capacità di carico utile. L’aereo è buono quanto  l’americano General Atomics MQ-9 Reaper, un drone killer-killer spesso considerato dagli analisti occidentali come il migliore del suo genere, ha aggiunto.

Il prototipo CH-5 è stato pilotato per la prima volta nell’agosto 2015. Il drone è fatto di materiali compositi e ha una aliera di 21 metri. Due volte più grande dei suoi predecessori nella famiglia CH,  può rimanere in aria per 60 ore, quasi tre volte quello di altri modelli cinesi. La sua autonomia massima di funzionamento è progettata a 10.000 chilometri, secondo Shi.

Il carico utile da 1 metri di tonnellata del drone consente di portare 24 missili su una sola missione abbastanza forte da prelevare un convoglio di veicoli corazzati.

L’aereo senza pilota è anche in grado di trasportare un sistema di allarme rapido in volo per agire come una piattaforma per la sorveglianza regionale e il comando e il controllo del campo di battaglia. Inoltre può portare strumenti elettronici di guerra per raccogliere informazioni elettroniche e per bloccare le comunicazioni nemiche o il radar. Inoltre, il CH-5 può rilevare obiettivi subacquei come i sottomarini quando montati con alcuni dispositivi, ha detto Shi.

Il CH-5 può anche utilizzare telecamere ad alta risoluzione, radar e trasmettitori radio per servire un’ampia gamma di settori civili e pubblici.

Afghanistan, la missione italiana addestra le Forze Armate Afghane

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Si sono conclusi nei giorni scorsi due cicli di addestramento condotti dagli uomini del Military Advisors Team  (MAT) e del Police Advisor Team (PAT), a favore rispettivamente di circa 30 militari dell’esercito afgano e di 20 poliziotti della polizia di Herat.

Si tratta di due corsi supervisionati dagli advisors del TAAC W (Train, Advice, Assist Command West): uno sulle tecniche Counter Improvised Explosive Device (C-IED), l’altro di “Personal Security”. Entrambi i corsi sono stati per la prima volta condotti integralmente da istruttori afgani precedentemente formati da istruttori italiani. Secondo questo concetto, definito “train the trainers”, le forze afgane diventano sempre più autonome nella formazione, di base e specialistica, dei propri militari e dei quadri.

Il corso C-IED, supervisionato da militari dell’Esercito, risponde ad una esigenza di autotutela e sicurezza ancora molto attuale in terra afgana, mentre il corso “Personal Security”, svolto in collaborazione con i Carabinieri del Police Advisor Team (PAT), ha permesso ai poliziotti dell’Afghan National Police di perfezionare le tecniche di autodifesa e arresto.

Le attività addestrative del tipo “Train-the-trainer” abiliteranno inoltre i poliziotti alle qualifiche di istruttori e di insegnanti, in modo da formare e certificare, in piena autonomia, nuovi istruttori presso gli istituti di formazione locali.

la consegna degli attestati a fine corso (2)Grande soddisfazione è stata espressa dai comandanti delle unità esercitate, che stanno proseguendo nel proprio percorso di autonomia ed autosufficienza, sia nelle attività addestrative di base, sia in quelle specialistiche. “Essere autonomi anche nella fase addestrativa permette di poter indirizzare più efficacemente i nostri sforzi nella formazione del personale verso le differenti esigenze che ci troviamo ad affrontare”, ha dichiarato un alto ufficiale del Comando della 207° Corpo dell’Afghan National Army “e di questo siamo estremamente grati ai militari italiani di Resolute Support per la fondamentale azione nel formare i nostri istruttori”

UNIFIL, terminato addestramento al combattimento urbano per le Forze Armate Libanesi

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Shama 16 luglio 2017 –  Si è concluso ieri il corso di combattimento nei centri abitatiUrban Fighting Course, a favore delle Forze Armate Libanesi (LAF) e tenuto dal contingente italiano impiegato nella missione UNIFIL.

Soldato delle LAF nell'acquisizione delle tecniche di irruzione nei centri abitatiL’attività, della durata di due settimane, è stata condotta dagli istruttori dell’unità di manovra di ITALBATT specializzati nelle procedure tecnico-tattiche di combattimento nei centri urbani. Il corso ha permesso di qualificare un plotone delle LAF nella pianificazione e condotta di attività tattiche in un contesto, attuale come quello urbano.

Dalla cura dell’equipaggiamento individuale, alle procedure di sicurezza per l’uso delle armi in ambienti ristretti, fino ai movimenti di squadra nell’isolamento e assalto degli edifici; con l’aiuto degli assistenti linguistici, i caschi blu italiani dell’Operazione “Leonte XXII” hanno trasmesso il “know how” di particolari attività tattiche alle unità delle LAF, in un ciclo addestrativo che non vede sosta da oltre dieci anni.

0L’addestramento delle LAF dislocate nel Sud del Libano è uno dei più importanti target previsti dalla risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio costante della Blue Line, attraverso il pattugliamento appiedato e motorizzato, nonché al supporto alla popolazione locale attraverso le attività promosse dalle unità della Civil and Military Cooperation(CIMIC).

Afghanistan, fornitura di farmaci all'ospedale regionale di Herat da parte della missione italiana

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Herat, 10 luglio 2017 – La Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) italiana del Train Advise Assist Command West (TAAC-W) su base Brigata alpina Taurinense, ha organizzato e condotto la donazione di farmaci generici a favore di strutture che supportano la popolazione afgana.

I farmaci, forniti dalla Perigeo – organizzazione non governativa (NGO) italiana che da anni collabora con la componente  CIMIC –  sono stati donati all’ospedale regionale di Herat, all’ospedale militare del 207° Corpo d’Armata dell’Afghan National Army (ANA) e all’ospedale civile del distretto di Gozarah.

La consegna, effettuata presso a Camp Arena sede del TAAC-W, è stata l’ultima tranche di  tre precedenti donazioni avvenute nell’ultimo trimestre, attraverso le quali sono stati complessivamente distribuite oltre 190 mila confezioni di farmaci generici ai presidi sanitari di Herat, perequandoli tra le maggiori strutture sanitarie civili e supportando la componente sanitaria dell’esercito afgano.

I proficui e costanti rapporti con il Dipartimento di Sanità di Herat e con l’organizzazione sanitaria dell’esercito afgano, instaurati nel corso di anni di collaborazione dal contingente italiano, proseguono con collaborazioni finalizzate non solo al supporto sanitario di emergenza ma soprattutto con continui confronti tra il personale medico italiano e locale; inoltre sono programmati numerosi corsi formativi a favore del personale dell’ospedale militare del 207° Corpo d’Armata dell’Afghan National Army (ANA) di stanza a camp Zafar condotti nell’ambito dell’addestramento (Train) e consulenza (Advise e Assist), compito attualmente svolto dagli advisors della Taurinense a favore delle Afghan National Defence and Security Forces (ANDSF).

Il supporto alla popolazione,  realizzato grazie al contributo degli operatori del Multinational CIMIC Group, unità dell’ Esercito – multinazionale e a valenza interforze – specializzata nella cooperazione civile-militare,  è una delle attività che si affianca a quella principale di addestramento e assistenza delle Forze di Sicurezza afghane, focus primario della missione di Resolute Support.

Herat: Bimbo Afghano ustionato soccorso dai militari italiani

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Herat, 29 Giugno 2017 – Si chiama Amid il bambino afgano di 4 anni gravemente ustionato che è stato soccorso dai medici del contingente italiano dell’Ospedale Militare (Role 2) della base di Herat, sede del Comando del Train Advise Assist Command West su base Brigata alpina “Taurinense”.

Giorni fa, dopo un lungo ed insidioso viaggio a bordo di una motocicletta, il padre di Amid è riuscito ad arrivare alla base di Herat chiedendo il supporto ai militari italiani che aveva avuto modo di conoscere in occasione delle attività a favore della popolazione che il contingente svolge quotidianamente presso i villaggi afgani.

Accolto immediatamente dal personale sanitario italiano e allertata l’equipe chirurgica del Role 2 – attiva 24 ore su 24 per fronteggiare ogni tipo di emergenza – Amid, il cui 20% del corpo era ricoperto di ustioni di secondo e terzo grado causate da olio bollente, è stato sottoposto ad un primo intervento volto a limitare i danni, a disinfettare e a rimuovere chirurgicamente i tessuti necrotici dalle profonde ustioni del bimbo. Dopo le prime medicazioni, scongiurato il pericolo di peggioramento delle condizioni di Amid, a seguito di una breve degenza presso l’ospedale pediatrico civile di Herat, il Colonnello Emanuele Cotugno – direttore sanitario dell’Ospedale – consultandosi in telemedicina con i colleghi del Policlinico Militare dell’Esercito di Roma, ha condotto con il suo staff la seconda operazione chirurgica di pulizia e di ripristino della funzionalità degli arti coinvolti.

“Ringrazio con tutto il mio cuore i soldati e i medici italiani che hanno curato mio figlio – ha dichiarato il padre di Amid – alleviando le sue sofferenze e restituendogli, anche una speranza per un futuro. Sono venuto direttamente qui alla vostra base ricordandomi di quando, alcuni anni fa, gli italiani con una pattuglia vennero a fare visite mediche nel mio villaggio, visitando anche il mio figlio maggiore”.

L’Ospedale Militare (Role 2) della base di Herat attualmente inserito nella Task Force Arena – su base 2° Reggimento alpini di Cuneo – vanta equipe altamente specialistiche provenienti dal Policlinico Militare dell’Esercito e svolge attività sanitarie non solo a favore dei contingenti NATO, ma occasionalmente, qualora i pochi presidi sanitari presenti nell’area di Herat non siano in grado di poter intervenire, anche verso la popolazione afgana.

 

Afghanistan, Cambio ai vertici degli addestratori italiani

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Herat, si è svolta il 26 giugno 2017 a Camp “Arena”, sede del contingente italiano del Train Advise Assist Command – West (TAAC-W), la cerimonia di cambio dei comandanti del Military Advisor Team e dell’Operations Coordination Centre Advisor Team.

Il Colonnello Tommaso Capasso ha ceduto il comando del Military Advisor Team (MAT) – l’unità composta da team dell’Esercito che assistono il 207° Corpo d’Armata dell’Afghan National Army nel proprio processo di crescita –  al Colonnello Davide Dal Maso.

Inoltre il Tenente Colonnello Marco Berzi è subentrato al Colonnello Ciro Gambino alla guida dell’Operations Coordination Centre Advisor Team (OCCAT), unità di coordinamento delle attività di addestramento e di assistenza delle forze di sicurezza afgane da sviluppare nell’ambito della dottrina SFA (Security Force Assistance) – elemento cardine della missione Resolute Support.

La cerimonia di avvicendamento delle due unita è stata preceduta da una riunione di coordinamento tenuta dal TAAC-W con i vertici dell’Afghan National Army (ANA) e con i comandanti della polizia della regione ovest per stabilire le fasi di pianificazione tattica e logistica per l’imminente avvio delle attività estive indicate dal Generale Nicholson, comandante della missione Resolute Support. Il Generale di Brigata Massimo Biagini, comandante del Train Advise Assist Commanddell’ovest, ha voluto condividere con i comandanti delle Afghan National Defence and Security Forces (ANDSF) gli aspetti operativi su cui focalizzare il lavoro nei mesi estivi, stabilendo con i corrispettivi afgani le linee guida su cui gli staff lavoreranno insieme.

Il lavoro degli advisors italiani – caratterizzato da attività fondamentali per l’addestramento quali lezioni, seminari e conferenze per migliorare il livello di preparazione dei colleghi afgani, la realizzazione di corsi specialistici in comunicazioni radio, informatica, identificazione e disattivazione degli ordigni esplosivi improvvisati (IED) – ha consentito nei mesi scorsi l’innalzamento degli standard operativi delle unità 207° Corpo d’Armata dell’Afghan National Army (ANA) che opera nella regione di Herat.

Non meno importanti sono state le attività di formazione di ‘Ground MEDEVAC’ per migliorare la capacità di evacuazione dei militari feriti via terra, aspetto fondamentale per un esercito come quello afgano che possiede una forza aerea al momento solo ‘embrionale’. Vanno inoltre  ricordati i progetti di supporto rivolti al personale femminile afgano e la prosecuzione dei programmi ‘train the trainer’ per la formazione degli istruttori militari locali.

KFOR, il Generale Fungo visita il MNBG WEST

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Belo Polje-26 giugno2017,  Il Comandante di KFOR, Generale di Divisione Giovanni Fungo, è giunto in visita ufficiale al Contingente militare  italiano presso la Base di “Villaggio Italia”.

Nel corso dell’incontro con il Comandante del Multinational Battle Group West, il Generale Fungo ha espresso parole di benvenuto al contingente subentrante su base 3° reggimento Artiglieria da Montagna della Brigata Alpina “Julia” e ha sottolineato la continuità della meritoria opera svolta dal personale delle Forze Armate italiane impegnate nel quadro del delicato mandato contenuto nella risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sottolineando l’elevato contributo e la spiccata professionalità forniti dai peacekeepers italiani alla Missione.

Nel prosieguo della visita, il Comandante di KFOR ha quindi incontrato i soldati, marinai, avieri e carabinieri del comando e delle unità di manovra del MNBG-W rivolgendo loro il messaggio di ringraziamento e saluto. In particolare, il Generale Fungo ha manifestato la propria soddisfazione per i risultati conseguiti, evidenziando come il lavoro svolto dagli uomini e dalle donne appartenenti a tutte le Forze Armate  è sempre molto apprezzato da tutte le Autorità, nazionali ed internazionali, ma soprattutto dalle Istituzioni e dalla popolazione del Kosovo.

I Militari di Austria, Italia, Moldavia e Slovenia costituiscono il Comando e il Battaglione multinazionale di manovra del Multinational Battle Group West a guida italiana anche con compiti di vigilanza e di protezione del Monastero di Decane in qualità di first responder (primo responsabile), di controllo della libertà di movimento nel settore occidentale del Kosovo, di realizzazione di progetti CIMIC (Cooperazione Civile e Militare) tesi a migliorare l’utilità dei servizi a disposizione della popolazione kosovara, in particolare nell’ambito della sanità e della formazione scolastica, e di pattuglie congiunte con la polizia kosovara e sincronizzate con le Forze Armate serbe in prossimità della linea di demarcazione amministrativa che divide il Kosovo e la Serbia (Administrative Boundary line) per prevenire attività illecite o violente.

Forum su sicurezza sviluppo a Herat

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. Il contingente italiano del TAAC West, su base Brigata alpina “Taurinense”, ha ospitato il w2 giugno8 nella propria base di Camp Arena una serie di incontri tra l’Ambasciatore statunitense in Afghanistan Mr. Hugo Llorens e le principali autorità governative della provincia di Herat, unitamente ai Comandanti delle Forze di Polizia afgane della regione ed a rappresentanti delle istituzioni educative e dell’imprenditoria locale.

 

Prima di presiedere il forum, l’ambasciatore Llorens si è confrontato con il Comandante del Train Advise Assist Command West (TAAC-W) Generale di Brigata Massimo Biagini sui temi relativi alla sicurezza ed alla leadership locale, sottolineando la stretta collaborazione tra l’Afghanistan, gli Stati Uniti e la coalizione NATO nello sforzo congiunto per un Afghanistan sicuro, stabile e prospero; inoltre il diplomatico statunitense ha manifestato il suo interesse riguardo le capacità e l’esperienza maturata dai Carabinieri italiani nell’ambito delle operazioni internazionali volte all’addestramento e alla consulenza alle polizie locali, expertise da cui attingere – come detto da Mr Llorens – per lo sviluppo del progetto internazionale di community policing.

 

Gli Stati Uniti e i nostri partner della NATO, come l’Italia, lavorano insieme al popolo afgano, supportando le Forze di Sicurezza, che con fermezza si oppongono alla violenza degli estremisti, e parallelamente supportano la società civile che sta l’Afghanistan formando le nuove generazioni per un futuro di pace e prosperità” con queste parole l’Ambasciatore statunitense in Afghanistan ha concluso i lavori  del forum ringraziando il contingente italiano organizzatore dell’evento.

 

Nei giorni precedenti al forum di cooperazione, ospitato dal contingente italiano, lo stesso Generale Nicholson comandante di RS aveva voluto condurre personalmente unashura (riunione) nella base italiana, ricevendo presso Camp Arena le maggiori cariche governative responsabili del settore sicurezza.

 

L’Italia è attualmente il secondo Paese contributore della missione NATO in Afghanistan denominata Resolute Support (RS) ed è impegnata nelle attività di addestramento (Train) e di consulenza (Advise e Assist) a favore dei vertici operativi delle Afghan National Defence and Security Forces (ANDSF).

 

Il Ministro della Difesa della Slovenia Andreja Katič al MNBG WEST di KFOR

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Il Ministro della Difesa della Slovenia Andreja Katič ha fatto visita oggi al Multinational Battle Group West (MNBG-W)  a guida italiana, su base 3° Reggimento Artiglieria da Montagna della Brigata Alpina Julia.

Il Comandante del contingente multinazionale, il Colonnello Enzo Ceruzzi, ha accolto il Ministro presso la base militare di Villaggio Italia e nel corso dell’incontro ha fornito un punto di situazione sulle attività in atto nel settore occidentale del Kosovo connesse al mandato della risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

In particolare, il Comandante ha sottolineato l’importanza della sinergia tra i quattro contingenti che costituiscono il MNBG-W (Italia, Austria, Slovenia e Moldavia) tesa a garantire la sicurezza del Monastero di Decane e a monitorare la libertà di movimento nel settore di competenza.

Al termine dell’incontro, il Ministro sloveno ha espresso parole di apprezzamento per la meritoria opera svolta dal contingente multinazionale di KFOR evidenziando il successo e l’elevato profilo della missione.

Il Multinational Battle Group West, è composto al momento da circa 650 uomini e donne e dallo scorso dicembre ha effettuato circa 1500 pattuglie appiedate, circa 6500 posti di osservazione e quasi 3000 pattuglie motorizzate per un totale di oltre 170.000 chilometri percorsi.

Herat, incontro tra comando missione Nato e autorità afghane

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Herat, 19 Giugno 2017. Si è svolta nei giorni scorsi presso Camp Arena, sede del Train Advise Assist Command West (TAAC W), il Comando Nato multinazionale e interforze a guida italiana che opera nella regione Ovest dell’Afghanistan nell’ambito della Missione Resolute Support (RS), un incontro (shura) tra le più alte cariche del governo centrale afgano, le corrispettive della provincia di Herat e i vertici della missione RS.

Durante l’incontro, sono state trattate tematiche relative alla sicurezza e alla leadership con lo scopo di implementare ulteriormente le collaborazioni tra le autorità centrali e locali afgane e la missione NATO.

La shura, condotta dal Generale Nicholson, comandante di Resolute Support, ha visto la partecipazione dei Ministri della Difesa e degli Interni del governo afgano, dell’ambasciatore d’Italia a Kabul Roberto Cantone, oltre a numerose cariche civili e militari della provincia di Herat.

Per il neo insediato TAAC-W a guida brigata alpina “Taurinense”, rappresentato al tavolo della shura dal Generale di brigata Massimo Biagini, si è trattato del primissimo impegno in terra afgana, preludio delle attività di addestramento (Train) e di consulenza (Advise e Assist), che saranno svolte dagli advisor team dell’Esercito a favore dell’Afghan National Army (ANA) e dagli advisor team dei Carabinieri nei confronti delle forze di polizia.

La missione Italiana in Afghanistan, in aderenza a quanto previsto da Resolute Support, ha il duplice obiettivo di rendere le Forze di Sicurezza locali autonome nella gestione dello sviluppo professionale del proprio personale e di formare nuovi istruttori (“train the trainers”), oltre che addestrare “specialisti” nei diversi settori d’impiego.

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