GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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F.B. Fumarola - page 2

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Virus 2019n CoV

ECONOMIA di

Il virus 2019-n CoV ha contagiato in pochi giorni 630 persone, 25 le vittime, la più giovane di 48 anni e la metà di queste ultra 80enni.
Si è difronte all’isolamento di persone più grande della storia, 20 milioni di individui tra la città di Wuhan e Hoahaggang. I paesi interessati dal virus sono: Stati Uniti, Thailandia, Giappone, Corea del Sud, gli ultimi casi identificati sono Singapore e in Vietnam.

Tutto questo è complicato dagli spostamenti per il capodanno lunare, la Cina ha disposto il rimborso totale di biglietti di aeri e treni, ordinato la chiusura a scopo precauzionale della Città Proibita simbolo di Pechino. Sono state bloccate le prime di sette film in uscita e limitate le visite culturali.

Gli scienziati sono molto cauti nell’esprimersi, ma ipotizzano che il virus sia stato trasmesso all’uomo da un serpente, ma la comunità scientifica non si trova pienamente in accordo, in quanto c’è una corrente di pensiero che ipotizza la trasmissione dai pipistrelli.

L’OMS ha diffuso la sua nota affermando che, non si è di fronte ad un’emergenza globale. Asseriscono in oltre che è verificata la trasmissione tra uomo e uomo, per adesso tra familiari e agli operatori sanitari che si prendono cura dei pazienti infetti.

F.B Fumarola

Farmaco generico: grande scetticismo in Italia

ECONOMIA di

Nel 1996 L’Italia ha convertito in legge la finanziaria del 28 dicembre del 1995 che introduceva nel nostro paese il medicinale generico nella pratica medica.
Dal quel momento, la domanda farmaco equivalente o farmaco di marca ha iniziato ad assillare non solo la comunità scientifica, ma anche quella dei medici e dei pazienti.
Negli altri paesi europei le vendite si dividono tra le due tipologie di farmaci al 50% in Italia il generico non supera il 20% dei consumi totali .

Perché?
Il capo del laboratorio di Politiche Regolatorie presso l’istituto “ Mario Negri ” di Milano è convinto che la prima ragione sia l’infelice traduzione dall’inglese “ generic ” nel mondo anglosassone significa senza marca, da noi generico significa invece qualcosa senza precise caratteristiche e che si presta a più usi.
Un’immagine davvero poco attraente. Il farmaco equivalente deve superare i medesimi test e deve presentare gli stessi requisiti di qualità del medicinale originatore.

Risparmio
Alla domanda- perché scegliere l’ equivalente?
La risposta dovrebbe essere semplice, il risparmio. Il farmaco di marca ha costi totalmente diversi, in quanto il lancio e la ricerca scientifica incidono notevolmente sul prezzo finale, costo che il generico non deve ammortizzare. Sulle basi di questo dato di fatto, è stato approvato alla Commissione Bilancio del Senato un emendamento alla spending review per incentivare l’ uso dei farmaci generici, in cui si stabilito che- il farmacista è tenuto sempre a sostituire la specialità medicinale con l’equivalente ad un prezzo più basso a meno che il medico non abbia espressamente indicato nella ricetta la non sostituibilità o salvo richiesta del paziente. L’emendamento prevede inoltre, che- il medico è tenuto ad indicare nella ricetta del Servizio Sanitario nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. Inutile dire che tutto questo abbia sollevato consistenti polemiche, i primi a sollevarsi contro il nuovo tentativo di spingere il mercato verso i generici sono stati gli imprenditori del farmaco, le dichiarazioni di Farmaindustria sono state corpose, hanno parlato di tentato omicidio dell’ industria farmaceutica, non si sono fatte attendere le risposte di Fimming, Snami, Smi, Federfarma e Fofi.

Nella posizione opposta Giorgio Foresti di Assogenerici , secondo il quale non dovrebbe essere un mistero che nel resto d’ Europa, costino molto meno che in Italia in quanto non esiste il monopolio del farmaco di marca. Tornando al fulcro della nostra discussione i cittadini spendono 770 milioni di euro per coprire la differenza di prezzo tra l’ equivalente e il farmaco di marca a brevetto scaduto. Il Servizio sanitario risparmierebbe oltre 440 milioni di euro l’anno.

F.B. Fumarola

PARTNERSHIP: FOFI, FEDERFARMA, FONDAZIONE FRANCESCO CANNAVÒ E UTIFAR PER COSMOFARMA

ECONOMIA di

Nasce quest’anno un’unione strategica per dare forza e risalto a Cosmofarma, manifestazione di rilievo ed importanza europea dedicato al mondo della farmacia.

 L’unione tra UTIFAR, Unione Tecnica Italiana Farmacisti, libera associazione atta a sviluppare la specializzazione tecnico-scientifica del farmacista, FOFI, Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiana, ente pubblico che coordina l’attività del farmacista, Federfarma , Federazione Nazionale che rappresenta le farmacie nazionali convenzionate col servizio sanitario, La Fondazione Francesco Cannavò che opera nell’ambito della formazione dei professionisti, UNIFAR, Unione Tecnica Italiana Farmacisti nata nel 1957 per promuovere la specializzazione tecnico-scientifica del Farmacista impegnata eticamente e culturalmente al fianco dei farmacisti italiani, fornirà un enorme valore aggiunto e consoliderà il valore acquisito negli anni di questa importante manifestazione.

Tutto questo è stato annunciato il 10 gennaio 2020 in occasione della conferenza stampa tenutasi presso l’ordine dei Farmacisti di Milano, da BOS, Bologna Fiere Cosmpoprof –Senafi.

Nasce quindi la volontà di inserire in maniera considerevole COSMOFARMA nel panorama delle fiere internazionali di settore.

Roberto Valente, consigliere delegato di BOS Srl ci dice che nel 2020 il Cosmofarma continuerà sul passo degli anni precedenti, ci sarà una crescita ancor maggiore data l’importanza del focus principale la Formazione professionale.  Nel 2019 è stato registrato un aumento del 7% dei visitatori ed oltre 400 espositori.

Gianfranco Ferilli, Amministratore Delegato di BOS è convinto che questa collaborazione darà un enorme slancio e visibilità alla manifestazione.

F.B Fumarola

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