Migrazioni. Appello di Rocca all’ONU

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Rocca, presidente CRI e IFCR all’ONU, ha fatto un appello all’ONU: “La risposta politica, pubblica ed umanitaria alla crisi ucraina ha mostrato cosa sia possibile fare. Lo stesso dovrebbe valere nel Mediterraneo”.

Il 16 maggio 2022 si è tenuta a New York la conferenza stampa di Francesco Rocca, Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC) e della Croce Rossa Italiana alle Nazioni Unite a New York, nell’ambito dell’International Migration Review Forum (IMRF).

Rocca ha sottolineato la complessità dei flussi migratori, dell’attuazione del Global Compact of Immigration (GMC) e di come i volontari della Croce Rossa e della Mezzaluna rossa stiano lavorando per salvare vite sulle rotte marittime e terresti, fornendo aiuti umanitari ai migranti, a prescindere dal loro status giuridico e ha invitato gli Stati ad assumersi la responsabilità, ognuno la sua, circa la salvaguardia di vite umane, indipendentemente dalla provenienza delle persone.

Rocca, ribadendo quanto già detto a Marrakech per l’adozione del GCM, ha evidenziato come l’unica soluzione efficace per l’immigrazione siano strategie mondiali di risposta, altrimenti, in assenza di queste, si continueranno a perdere vite preziose.

Esempio lampante è la situazione presente nel Mediterraneo centrale che, nonostante l’azione della nave Ocean Viking, gestita da SOS Mediterranée con IFRC che fornisce aiuti umanitari a bordo, cercando di salvare le persone in difficoltà, si conferma la tratta migratoria marittima più mortale al mondo, ciò è testimoniato da un aumento nel numero dei decessi.

Rocca evidenzia come la tragica situazione in Ucraina abbia dimostrato come un’azione coordinata di solidarietà globale mirata a proteggere la dignità dei più vulnerabili, sia stata efficace per superare quella difficoltà ed ha invitato a estendere tale approccio nei confronti di tutti i migranti, indipendentemente dalla loro provenienza geografica, superando preconcetti e pregiudizi circa etnia e nazionalità che non dovrebbero mai essere fattori decisivi per salvare vite umane.

Bookreporter Settembre

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