Ambiente e clima: le sfide dell’Unione europea

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Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’accordo raggiunto con gli Stati membri dell’UE sul programma LIFE, l’unico programma dell’Unione europea dedicato esclusivamente all’ambiente e al clima che entrerà in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2021. LIFE diventerà il più ambizioso programma climatico e ambientale dell’UE e contribuirà a compiere la transizione verso un’economia ecologica, circolare, efficiente e sostenibile, a proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente, nonché ad arrestare ed invertire la perdita di biodiversità. Tale approvazione arriva pochi giorni dopo il raggiungimento dell’intesa tra le istituzioni europee per la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra nell’atmosfera entro il 2030, nonché della Conferenza sul clima organizzata dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Le sfide ambientali e climatiche si confermano essere, dunque, al centro dell’agenda europea e mondiale.

Nuova fase per il programma LIFE: l’approvazione del Parlamento europeo

Il programma LIFE è stato lanciato nel 1992 ed è l’unico programma dell’Unione europea dedicato specificamente all’azione ambientale e climatica: svolge, dunque, un ruolo cruciale nel sostenere l’attuazione della legislazione e delle politiche dell’UE in questi settori.  Ad oggi sono state attuate cinque fasi del programma, tramite il quale sono stati cofinanziati circa 4600 progetti in tutta l’Unione europea, con un contributo totale di circa 6,5 ​​miliardi di euro alla protezione dell’ambiente e del clima.

Con riguardo alla prossima fase del programma, relativa al periodo 2021-2027, il 29 aprile il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’accordo raggiunto con gli Stati membri dell’UE che entrerà in vigore retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2021. Il testo è stato approvato senza votazione poiché non sono stati presentati emendamenti, in virtù dei termini previsti nell’ambito della procedura legislativa ordinaria in seconda lettura. LIFE diventerà il più ambizioso programma climatico e ambientale dell’UE e contribuirà a compiere la transizione verso un’economia ecologica, circolare, efficiente e sostenibile, a proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente, nonché ad arrestare ed invertire la perdita di biodiversità.

Risorse e dichiarazioni

Il bilancio totale assegnato al programma LIFE nell’ambito del compromesso raggiunto sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 è di 5,4 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi saranno destinati alle attività ambientali e 1,9 miliardi di euro all’azione per il clima. La Commissione europea dovrebbe dare la priorità ai progetti che, tra le altre cose, hanno un chiaro interesse transfrontaliero, il più alto potenziale di replicabilità e di adozione (nel settore pubblico o privato) o di mobilitare maggiori investimenti.

Il programma contribuirà a rendere le azioni per il clima un aspetto fondamentale di tutte le politiche dell’UE e a raggiungere l’obiettivo generale di investire almeno il 30% del bilancio europeo per gli obiettivi climatici, nonché, dal 2024, il 7,5% per gli obiettivi della biodiversità, percentuale aumentata al 10% nel 2026 e nel 2027. La Commissione monitorerà e riferirà regolarmente sull’integrazione degli obiettivi del clima e della biodiversità, tracciando anche la spesa.

A margine dell’approvazione da parte del Parlamento europeo, il relatore Nils Torvalds ha dichiarato “Quando guardiamo a ciò che è stato raggiunto da LIFE finora, è chiaro che un bilancio più grande può aiutarci a raggiungere ancora di più in futuro. Anche se avrei preferito un budget maggiore per LIFE, sono molto contento che abbiamo raggiunto un nuovo livello di impegno verso la natura e il clima, in modo che il programma possa continuare a testare idee e mostrare soluzioni verdi future”.

L’intesa sul taglio delle emissioni e la Conferenza sul clima

Il via libera del Parlamento europeo alla nuova fase del programma LIFE arriva pochi giorni dopo il raggiungimento di un’intesa tra Parlamento, Consiglio dell’UE e Commissione europea per la riduzione, entro il 2030, del 55% delle emissioni di gas serra nell’atmosfera rispetto ai livelli del 1990. L’obiettivo risulta essere più ambizioso rispetto a quello attualmente in vigore, che si ferma al 40%, tuttavia si tratta del risultato di un compromesso raggiunto dopo mesi di trattative in cui il Parlamento europeo aveva chiesto una riduzione del 60%. 

L’Unione Europea ha altresì confermato l’obiettivo della neutralità carbonica – vale a dire il saldo netto delle emissioni di gas serra nell’atmosfera pari a zero – entro il 2050: anche in questo caso il Parlamento Europeo aveva chiesto una formula più ambiziosa, che prevedesse il raggiungimento di un obiettivo diverso per ogni singolo stato. Fissare un obiettivo a livello dell’UE, invero, risulta essere meno ambizioso poichè basterà che la media delle emissioni degli Stati membri sia pari a zero. Il Parlamento ha comunque ottenuto delle concessioni, come l’istituzione di un Comitato consultivo scientifico europeo, che sarà indipendente e valuterà l’andamento della situazione climatica nell’Unione Europea.

L’intesa tra le istituzioni europee è arrivata alla vigilia della Conferenza sul clima organizzata, in formato virtuale, dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in occasione della Giornata Mondiale della Terra. Il Presidente statunitense ha aperto il vertice annunciando l’ambizioso obiettivo di dimezzare le emissioni entro il 2030 e di azzerarle nel 2050. “Siamo risoluti ad agire. Rispondendo e combattendo i cambiamenti climatici vedo l’occasione di creare milioni di posti di lavoro. È il decennio decisivo per evitare le conseguenze peggiori: dobbiamo agire. Questo vertice è il primo passo del cammino che dobbiamo fare insieme” queste le parole di Joe Biden, tese a ribadire l’importanza cruciale degli obiettivi ambientali e climatici nell’attuale agenda mondiale.

Bookreporter Settembre

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