Coronavirus Global Response, la Commissione europea lancia una nuova campagna con Global Citizen

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Il 28 maggio 2020, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e Hugh Evans, cofondatore e CEO di Global Citizen, hanno annunciato i prossimi passi del “Coronavirus Global Response”, l’azione globale per l’accesso universale alla vaccinazione, ai trattamenti e al test contro il coronavirus ma a prezzi accessibili. Questa campagna fa seguito a quella lanciata dalla Von der Leyen lo scorso 4 maggio e terminerà il 27 giugno 2020 con un vertice finale di impegno globale. Insieme all’organizzazione internazionale Global Citizen, la Commissione intensificherà la mobilitazione dei finanziamenti per consentire al mondo di superare questa pandemia ed evitarne un’altra. Durante le prossime quattro settimane, Global Citizen guiderà la campagna “Global Goal: Unite for our Future”, con il patrocinio della Commissione europea e Bloomberg Philanthropies, la Bill & Melinda Gates Foundation e la Wellcome Trust come principali partner.

La nuova campagna

Nel mese di giugno, Global Citizen porta avanti la nuova campagna “Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro” sulla base di quanto già avviato dalla prima campagna di risposta globale. Global Citizen è uno dei più grandi movimenti al mondo dedicato a porre fine alla povertà estrema entro il 2030. Con oltre dieci milioni di sostenitori mensili, cerca di guidare un cambiamento duraturo in termini di sostenibilità, uguaglianza e umanità. A sostegno dell’iniziativa, partecipano paesi di tutto il mondo (dall’Arabia Saudita al Canada e al Messico, il Sudafrica, gli Emirati Arabi Uniti, ma anche Italia, Germania, Francia, Spagna e così via) e organizzazioni quali la Banca europea degli Investimenti oppure l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma non mancheranno anche molti artisti di fama mondiale a supporto. I fondi che verranno raccolti nell’arco di questo periodo, vale a dire fino al vertice del 27 giugno prossimo, andranno a supporto dell’ACT-Accelerator (Access to Covid-19 Tools Acceleration): il quadro di risposta globale di accesso mondiale e a prezzi accessibili agli strumenti contro la pandemia di Covid-19 è il principale obiettivo dell’appello alla mobilitazione lanciato lo scorso 24 aprile dai partner mondiali nel settore sanitario. È dunque necessario garantire finanziamenti consistenti, un quadro collaborativo con obiettivi chiari ed anche strutture chiare, così da allineare gli sforzi mondiali e garantire il corretto uso dei fondi.

L’ACT-Accelerator e le tre priorità

Il quadro collaborativo per la risposta globale dell’ACT-Accelerator prevede una struttura di coordinamento per guidare e monitorare i progressi compiuti a livello mondiale e per accelerare i lavori su tre priorità: lo sviluppo di vaccini, terapie e strumenti diagnostici ad accesso universale, il tutto sostenuto dal rafforzamento dei sistemi sanitari. Le missioni principali invece sono il coordinamento attraverso una divisione del lavoro concordata a livello mondiale con modalità di coordinamento, la mobilitazione delle risorse per colmare le carenze nei finanziamenti e nella produzione, la distribuzione per un accesso equo e a prezzi accessibili a livello mondiale. La struttura sarà operativa per due anni e farà tesoro delle competenze delle istituzioni e dei partner. Per quanto riguarda i partner principali della raccolta, per i vaccini vi sarà CEPI – Coalition for Epidemic Preparedness Innovations – in collaborazione con GAVI, l’Alleanza per i vaccini, per la diffusione di vaccini; per le terapie ci sarà COVID-19 Therapeutics Accelerator, la nuova joint-venture tra la Gates Foundation e il Wellcome Trust con UNITAID; per gli strumenti diagnostici vi sarà la FIND – Foundation for Innovative New Diagnostics – insieme al Fondo globale. Fondamentale ruolo di guida spetterà infine all’OMS, che si occuperà del sostegno ai sistemi sanitari.

L’unione delle forze a vantaggio di tutti

I molteplici partner e attori coinvolti nell’attuale campagna sono apparsi molto entusiasti di poter concretamente aiutare chi si è trovato in difficoltà durante la pandemia da covid-19. Un elemento di fondamentale importanza che i principali partner vogliono sottolineare è che i risultati dell’iniziativa non andranno a beneficio solo dei paesi che vi partecipano: l’obiettivo della raccolta fondi è accelerare l’innovazione e garantire l’accesso di tutti, indipendentemente dall’origine geografica dei fondi; l’iniziativa mira a raccogliere consistenti contributi finanziari per sviluppare strumenti diagnostici, terapie e vaccini e a garantire un impegno politico ad alto livello per un accesso equo agli strumenti diagnostici, alle terapie e ai vaccini, in modo che nessuno sia lasciato indietro. A tal proposito, la presidente della Commissione europea Von der Leyen, dopo aver lanciato l’iniziativa, ha affermato “Se mobilitiamo risorse e uniamo le forze in modo rapido e massiccio, avremo maggiori possibilità di ottenere un vaccino per tutti alla nostra portata. Il mondo deve uscire più forte da questa pandemia. Dovremmo essere più preparati ad affrontare crisi di questo tipo in futuro e a garantire un accesso equo a farmaci e a sistemi sanitari solidi ovunque nel mondo. Si tratta di una sfida globale che richiede una autentica mobilitazione a livello internazionale”. Dello stesso avviso è stato Hugh Evans, cofondatore e direttore generale di Global Citizen, il quale ha sottolineato la necessaria ripresa delle attività e della propria vita di ogni persona, che in molti casi può avvenire solo grazie ad aiuti, strumenti e sforzi garantiti da chi si trova in condizione di aiutare gli altri. Anche il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom, ha riconosciuto la gravità della crisi globale e la notevole capacità di reazione “senza precedenti” delle istituzioni e delle organizzazioni.

Bookreporter Settembre

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