Una spinta economica per i giovani arriva dall’Europa

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Al fine di limitare quanto più possibile la cessione e dispersione di giovani talenti nonché l’aumento di giovani disoccupati dato l’impatto delle stringenti misure del Governo Conte sull’economia, occorrono altrettante misure correttive ed efficaci da parte del Governo e dell’Unione Europea. A tal proposito, un settore di grande interesse al momento ed in continuo sviluppo rimane quello dell’imprenditoria giovanile, alla quale sono indirizzati fondi provenienti dai finanziamenti europei, per contrastare la crisi economica e la disoccupazione, in particolare quella dei più giovani.

Partendo dal significato di imprenditoria giovanile, il termine indica quelle forme di autoimpiego, di libera professione, di progetti di start up innovative e di sviluppo di nuove tecnologie che possono essere intraprese da giovani inoccupati per dar vita ad una propria attività. A sostegno dell’imprenditoria giovanile, l’Unione Europea ha stanziato dei fondi, gestiti a livello nazionale e regionale, che si traducono in agevolazioni, o, in particolate, finanziamenti a fondo perduto, che mettono nella condizione giovani imprenditori di iniziare un’attività personale. Avere la possibilità di usufruire di agevolazioni o finanziamenti a fondo perduto significa ottenere il capitale necessario per sostenere l’apertura di un’attività, erogato senza interessi, o comunque con tassi di interesse particolarmente vantaggiosi perché inferiori alla media di mercato e da restituire solo parzialmente. L’obiettivo di questi finanziamenti europei a fondo perduto è quello di facilitare la crescita economica delle singole regioni e supportare progetti di natura sociale come mezzo per contrastare il problema della disoccupazione, della recessione e della crisi.

Passando dal teorico al pratico, per conoscere i progetti che possono essere finanziati e cosa fare per ottenere un prestito a fondo perduto, è utile verificare periodicamente i bandi emessi dagli enti locali, come le Regioni e le Provincie, e consultare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e di Invitalia, l’agenzia di sviluppo dedita a gestire questo tipo di finanziamenti anche in relazione al programma noto con il nome di Garanzia Giovani.

Partendo dai fondi gestiti dal MiSE esclusivamente indirizzati a giovani under 35 e alle donne di tutte le età, il Ministero propone periodicamente bandi che favoriscano l’apertura di attività imprenditoriali o associazioni lavorative per le categorie indicate. Al fine di poter essere sempre aggiornati sui prestiti concessi, è utile consultare regolarmente i siti del MiSE e di Invitalia, tenendo ben in considerazione il fatto che generalmente i bandi che includono finanziamenti a fondo perduto hanno una scadenza e spesso vengono chiusi prima del termine dato l’alto numero di domande; come tale è utile presentare il proprio progetto con largo anticipo, onde evitare di essere esclusi per esaurimento fondi.Oltra ad esserci un limite di età, anche le attività sono circoscritte.Tra coloro che possono beneficiare di questi fondi gestiti da Invitalia rientrano i possessori di piccole o microimprese e ditte individuali costituite da non più di 12 mesi o in fase di costituzione. Il passaggio da impresa costituenda e costituita deve avvenire entro 45 giorni dopo l’erogazione del prestito, restituito nel lungo periodo, generalmente su un arco di 8 anni. Le attività che le aziende devono ricoprire riguardano l’artigianato, l’industria, la trasformazione di prodotti agricoli, il commercio, fornitura di servizi, e, infine, professioni turistiche, culturali e sociali.

Rientra sempre all’interno dei finanziamenti europei a tasso zero gestiti da Invitalia nell’ambito del programma Garanzia Giovani,il progetto denominato Selfiemployment, rivolto a giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e 29 anni, senza un lavoro e non impegnati in percorsi di studi. L’idea alla base dei finanziamenti dedicati all’opportunità di Selfiemployment è quella di dare la possibilità di mettere in pratica ai giovani idee di business,sviluppare le loro attitudini e avviare piccole iniziative imprenditoriali.

Oltre alle opportunità di fondi europei erogati da istituzioni nazionali, c’è la possibilità di ottenere fondi a supporto dell’imprenditoria giovanile messi a disposizione dalle regioni. In linea generale, i prestiti regionali sono indirizzati particolarmente a progetti di strat up e non richiedono la presentazione di garanzieparticolari per potervi usufruire.

A conclusione di questa panoramica non possono non essere citate le associazioni di categoria e le Camere di Commercio localiche offrono ai giovani imprenditori ed imprenditrici alcuni incentivi a tasso agevolato per coloro che vorrebbero sviluppare progetti rivolti, in particolare, all’innovazione tecnologica.

In un momento di emergenza, è importante trovare soluzioni efficaci ed immediate. La situazione di emergenza creata dalla diffusione del Covid-19 ha richiesto l’adozione di misure straordinarie che sono andate a ledere, tra gli altri, coloro che si sono da poco affacciati al mondo del lavoro. Tuttavia, parte dei fondi europei e nazionali sono destinati anche a loro, è giusto esserne a conoscenza e farne buon uso.

Bookreporter Settembre

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