Test sierologici per la ripartenza

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Inizio fase due. Come tornare a lavorare in sicurezza. Al vaglio del comitato scientifico in questi giorni sono gli esami sierologici, che si dividono sostanzialmente in due tipi, i test rapidi e il prelievo del sangue, nel primo si potrà vedere se l’organismo ha sviluppato gli anticorpi e il secondo in che quantità, la ricerca che si effettua in entrambi è la presenza di IgM e IgG.

Le IgM  vengono prodotte temporalmente in caso d’infezione, le IgG vengono rilevate quando l’ infezione si è verificata da tempo e la persona è tendenzialmente immune al virus. Conoscere la presenza di questi anticorpi può essere fondamentale per far ripartire le attività commerciale in sicurezza. Questo tipo di esame a differenza dei tamponi può fornire una risposta molto più rapida, il nodo però sta nella loro affidabilità sono moltissimi i kit che si stanno valutando,che  al momento risulta ancora troppo bassa per poter essere utilizzati, test con troppi falsi positivi rischierebbero di dare il via a persone che in realtà non sono mai venute a contatto con il virus.  A tal proposito è intervenuto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia che di fronte alle iniziative fai da te delle varie Regioni, ha chiarito l’esigenze di avere chiare linee guida.

Franco Locatelli  presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Comitato che consiglia il Governo, confida molto in questi esami che daranno dati utili che saranno usati strumentalmente per la ripresa delle attività produttive.

Il Veneto nella persona del suo presidente, Luca Zaia si è fatto pioniere in questo senso, con il grande lavoro svolto e la probazione scientifica delle Università di Padova e Verona,   si dice convinto che una volta sperimentata e validata l’ operazione con i 54mila dipendenti della sanità, questi test sierologici possano essere estesi al resto della popolazione soprattutto dei lavoratori che possono avere la certificazione in quanto immuni.

Si parla di una vera e propria” patente di immunità”, sono molto favorevoli le grandi aziende italiane che puntano ad una veloce ripartenza in sicurezza. Nel consiglio di Confindustria si dicono assolutamente disponibili a supportare questa iniziativa per superare l’emergenza.

F.B.Fumarola

Bookreporter Settembre

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