Geopolitica e relazioni commerciali al Business Forum Italia – Azerbaigian

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La visita del presidente azerbaigiano Ilham Aliyev a Roma e l’organizzazione del Business Forum Italia – Azerbaigian dello scorso venerdì 21 febbraio 2020 presso la Farnesina, a cui lo stesso presidente ha preso parte incontrando il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio, hanno marcato nuovamente la partnership commerciale che lega Roma a Baku e la volontà da entrambe le parti di rafforzare la cooperazione in settori chiave dell’economia come quello dei trasporti, del turismo, dell’agroalimentare, della gestione delle riserve idriche e della produzione di energia alternativa.

La repubblica dell’Azerbaigian, paese divenuto indipendente nel 1991 a seguito del crollo dell’Unione Sovietica, detiene un ruolo fondamentale nello scacchiere geopolitico internazionale e nel mercato energetico mondiale. Situato nella regione del Caucaso considerata un ‘ponte’ di collegamento tra Europa e Asia, l’Azerbaigian si è distinto tra le repubbliche post-sovietiche per le sue riserve di petrolio e gas naturale che hanno attratto gli interessi delle compagnie straniere e anche dell’Unione Europea che ha da sempre considerato lo Stato azerbaigiano un fondamentale tassello nella sua politica di sicurezza energetica. La geopolitica, infatti, sottolinea il valore dell’Azerbaigian nel quadro europeo specialmente per l’Italia se si considera che dal deposito azerbaigiano di Shah Deniz sul Mar Caspio verrà estratto il gas naturale che verrà inviato in Europa giungendo tramite il gasdotto transadriatico (TAP) in Puglia trasformando quindi il Bel Paese in un hub logistico di smistamento energetico. Importanza nel settore energetico dimostrata anche dal fatto che lo Stato azerbaigiano è stato il primo fornitore di petrolio per l’Italia negli ultimi sette anni.

Le relazioni diplomatiche ed economico-commerciali tra Roma e Baku sono salde, durature e all’insegna del continuo miglioramento e ampliamento anche grazie ai nuovi accordi siglati tra le due parti in occasione della visita del presidente azerbaigiano in Italia. In effetti, analizzando i dati, l’interscambio bilaterale tra i due paesi è in continua crescita e ha raggiunto i 5,8 miliardi di euro nel 2018, confermando il ruolo dell’Italia di primo partner commerciale del Paese.

Lo stesso Aliyev durante il suo intervento al Business Forum ha dichiarato che l’Italia può essere considerata il primo partner strategico in Europa per l’Azerbaigian con possibilità di miglioramento della collaborazione tra le parti in diversi settori come i trasporti, il turismo, l’agroalimentare, la gestione delle riserve idriche e l’approvvigionamento dell’acqua e l’energia eolica. Il turismo può essere considerato uno dei settori chiave nelle relazioni italo-azerbaigiane avendo Baku l’intenzione di aumentare il numero di visitatori italiani in Azerbaigian, paese che negli ultimi anni si è distinto per l’organizzazione di diversi eventi di portata europea o internazionale come il Gran Premio di Formula 1 oppure la passata finale di Europa League.

Il ministro degli esteri italiano Di Maio, invece, ha focalizzato l’attenzione sul ruolo di ‘ponte’ naturale che sia l’Italia che l’Azerbaigian detengono nel Mediterraneo nel caso italiano e in Eurasia in quello azerbaigiano confermando il trend positivo nelle relazioni commerciali che riguardano non soltanto il settore petrolifero, ma anche in quei settori strategici verso cui le imprese italiane possono guardare per investimenti o prospettive di collaborazione congiunta.

Sono due i temi fondamentali che emergono dalla visita del presidente azerbaigiano in Italia e dal Business Forum: diversificazione dell’economia e partnership strategica. Infatti, Italia e Azerbaigian possono crescere insieme a livello commerciale e per poterlo fare il Bel Paese può fornire il suo know howe supporto al processo di diversificazione che lo Stato azerbaigiano ha avviato e sta affrontando da tempo per rendere la propria crescita economica meno dipendente dalle rendite petrolifere e di gas. Diversificazione che passa per le oltre 3 mila aziende italiane o a capitale italiano già attive nel mercato azerbaigiano e grazie alle commesse vinte dagli italiani negli ultimi dieci anni per un valore totale di 10 miliardi di euro.

Partnership strategica, invece, alla base delle relazioni dei due paesi che per la loro posizione geografica detengono un ruolo fondamentale nello scacchiere internazionale perché, facendo riferimento alla teoria del Rimlanddi Spykman nel caso italiano e dell’Heartlandi Mackinder in quello azerbaigiano, si trovano in quell’area geografica del mondo che si contraddistingue per ricchezza di risorse naturali ed umane e i cui sviluppi sono in grado di influenzare le dinamiche mondiali. Due paesi ‘ponte’ e hub logistici, Italia e Azerbaigian, la cui partnership strategica può rappresentare un beneficio per entrambi e un incentivo maggiore alla collaborazione in chiave europea.

 

 

 

Bookreporter Settembre

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