Azerbaigian, Euoropean Affairs intervista S.E. Mammad Ahmadzada Ambasciatore in Italia

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Situato nel cuore della regione caspica, l’Azerbaigian vanta risorse energetiche e naturali importanti e una posizione logistica di primo rilievo. Attualmente il paese è nel pieno della sua diversificazione economica che lo renda non solo un mercato attrattivo dal punto di vista energetico, ma anche un polo mondiale dell’IT e dell’agribusiness. Abbiamo incontrato S.E. l’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia Mammad Ahmadzadaper approfondire la realtà economica e industriale del paese caucasico e comprendere in che modo il mondo imprenditoriale italiano possa affacciarsi sul mercato azerbaigiano.

Quali sono le altre caratteristiche che permettono di classificare il suo paese come un mercato economico di primo interesse?

Con la sua posizione geostrategica, le vaste risorse naturali, un alto tasso di crescita della popolazione, che ha raggiunto più di dieci milioni di abitanti, e il notevole potenziale economico, l’Azerbaigian è il più grande paese del Caucaso meridionale. Sebbene l’industria energetica rimanga il principale motore di crescita dell’economia, ci sono enormi potenzialità nel settore non petrolifero, che negli ultimi anni vive una fase di grande crescita. Agroalimentare, petrolchimico, industria pesante e ingegneria meccanica, turismo, logistica e commercio, edilizia residenziale, servizi finanziari, ICT, energia rinnovabile, elettricità, fornitura di acqua e calore e gestione dei rifiuti rappresentano le principali aree del settore non petrolifero. Nel tentativo di uno sviluppo economico stabile e sostenibile, l’Azerbaigian è riuscito ad accelerare la crescita dell’industria non petrolifera e ha subito riforme su larga scala, i cui risultati sono evidenti nelle cifre e nelle relazioni delle agenzie di rating internazionali. Secondo il rapporto internazionale Doing Business della Banca mondiale, l’Azerbaigian è avanzato di 25 posizioni nel 2019, passando dalla 57a alla 32a . Nel 2018, il settore non petrolifero rappresentava il 58,5% del PIL.

I cambiamenti più positivi che nei prossimi anni influenzeranno in modo significativo l’economia dell’Azerbaigian nel suo insieme e il mercato IT, in particolare, comprendono le riforme nella sfera economico-sociale, il completamento e l’avvio di grandi progetti. L’ICT dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano nella diversificazione dell’economia dell’Azerbaigian e nella riduzione della sua dipendenza dagli idrocarburi. Il tasso di crescita medio annuo del mercato IT fino al 2022 sarà del 12% (apparecchiature IT 11%, servizi IT 16% e software 16%). Entro il 2022, il volume del mercato IT raddoppierà rispetto al livello del 2018 e ammonterà a $1,6 miliardi. L’industria spaziale è una delle storie di successo nel settore ICT. L’Azercosmos, l’unico operatore satellitare del Caucaso meridionale, ha raddoppiato le entrate nel 2018, rispetto all’anno precedente, a seguito delle vendite di servizi satellitari a 23 paesi in tutto il mondo. Parlando dei progetti ICT attuati dall’Azerbaigian, non bisogna dimenticare il TASIM – Trans-Eurasian Information Super Highway, che mira alla creazione di una linea transnazionale in fibra ottica da Francoforte a Hong Kong, dall’Europa occidentale all’Asia orientale. Questo progetto aprirà nuove opportunità economiche per i paesi eurasiatici senza sbocco sul mare.

Ci sono molte altre ragioni per giustificare il vantaggio del mercato azerbaigiano, come la favorevole situazione geopolitica e geografica, relazioni commerciali preferenziali, forza lavoro competente, accesso a enormi risorse naturali e mercati, clientela facoltosa etc. La vicinanza geografica e culturale con l’Asia centrale, l’Europa, il Medio Oriente e i paesi della CSI, mettono l’Azerbaigian in una posizione vantaggiosa in termini di promozione dei beni “Made in Italy”. Inoltre l’Azerbaigian oggi è conosciuto come un’isola di stabilità: un grande vantaggio che gli offre l’opportunità di seguire con successo il percorso delle riforme, attingendo alle nostre opportunità economiche e compiendo ulteriori passi per migliorare il benessere del nostro popolo.

 

Soffermandoci sull’aspetto logistico, essendo l’Azerbaigian inserito in una regione ‘ponte’ tra Europa ed Asia come il Caucaso, esistono sviluppi ulteriori per quel che riguarda il porto di Baku visto come vero hub di interconnessione che vanta anche una Zona Economica Libera?

Nei secoli, le città azerbaigiane, situate lungo l’antica via della seta, e caravanserragli in città come Baku, Sheki e Shamakha, fungevano da piccoli snodi commerciali tra Oriente e Occidente. Allo stesso modo l’ambizioso nuovo porto di Baku, ufficialmente chiamato Baku International Sea Trade Port, mira a fornire un collegamento terrestre tra la Cina e l’Europa, in particolare alla luce della iniziativa Belt&Road.

Dal punto di vista governativo, il progetto del Porto di Baku è la chiave per diversificare l’economia e sviluppare il settore non petrolifero. Mentre l’energia e il turismo sono già ben consolidati, il nuovo porto mira a sfruttare la posizione vantaggiosa del paese, massimizzando la sua capacità di commercio e transito.

L’elemento chiave sarà la creazione di una zona commerciale speciale. La nuova Free Zone svolgerà un ruolo fondamentale nel trasporto internazionale multimodale e nella catena eurasiatica di approvvigionamento attraverso l’Azerbaigian. Il porto fungerà da importante hub logistico nella regione del Caspio, servendo sia i mercati europei che asiatici, oltre a far parte di una vasta rete logistica internazionale che collega Europa e Asia. La FZ sarà situata all’interno del nuovo porto, su una superficie di 100 ettari e avrà anche accesso alla ferrovia. Invece di diventare un nodo nella catena di approvvigionamento, la FZ mira a diventare il principale centro di consolidamento, concentrazione e distribuzione della regione, al servizio dei mercati multidimensionali del Caucaso meridionale, dell’Asia centrale, dell’Iran, della Russia meridionale e Turchia. Tenendo conto del fatto che molti produttori ora preferiscono ap portare gli ultimi ritocchi ai loro prodotti nei centri di distribuzione, la fornitura di servizi logistici a valore aggiunto presso la FZ diventa una prospettiva ancora più avvincente. Ciò non solo genererebbe un significativo commercio non petrolifero per il porto di Baku ad Alat e in Azerbaigian, ma lo renderebbe un leader logistico regionale con tutti e tre i principali servizi di importazione/esportazione, spedizione in transito e logistica.

L’Italia è il primo partner commerciale dell’Azerbaigian e le aziende italiane stanno guardando sempre più spesso al suo paese come possibile mercato in cui operare. Può indicarci i principali settori verso cui gli imprenditori italiani sono direzionati e quali, invece, sono quelli ancora poco sfruttati e conosciuti che invece presentano interessanti opportunità?

L’Azerbaigian oggi è il principale fornitore di greggio per l’Italia, e la messa in funzione del TAP accrescerà il suo ruolo come maggiore fornitore energetico per la penisola italiana. Allo stesso tempo il nostro paese è il primo importatore di prodotti italiani nel Caucaso meridionale, e l’export italiano verso l’Azerbaigian è superiore al totale commercio bilaterale dell’Italia con gli altri paesi della regione.

Ci sono molte aziende italiane presenti in Azerbaigian, basti ricordare Saipem, Maire Tecnimont, Technip, e negli anni 2018-2019 il valore dei contratti concessi a società italiane in Azerbaigian è più di un miliardo di euro. Le aziende italiane partecipano anche ai progetti guidati dall’Azerbaigian in paesi esteri, come il Corridoio Meridionale del Gas, che vede più di 7 miliardi di euro per le aziende italiane. Attualmente le aziende italiane si occupano principalmente di energia, ambiente, infrastrutture, prodotti petrolchimici, settori ICT in Azerbaigian. I potenziali settori che offrono interessanti opportunità alle aziende dall’Italia sono trasporti, energie rinnovabili, agroindustria, alta tecnologia, farmaceutica. Nel settore agroindustriale, prodotti petrolchimici e parchi ad alta tecnologia sono inoltre previsti molti incentivi per le aziende. Da sottolineare una complementarietà tra l’economia azerbaigiana ed italiana, al di là dell’energia: l’Azerbaigian ad esempio è uno dei principali fornitori di nocciole per l’Italia, così come il know-how italiano è molto utile in Azerbaigian, nel suo percorso di ammodernamento industriale e diversificazione. Da aggiungere anche la rilevanza degli investimenti da parte del Fondo Statale di Petrolio dell’Azerbaigian – SOFAZ, in Italia negli ultimi anni.

 Il 2017 ha visto la prima edizione della Formula 1 a Baku, l’ultima finale di Europa League è stata disputata sempre nella capitale azerbaigiana e in passato il suo paese ha ospitato eventi di caratura europea o mondiale tra cui è possibile citare l’Eurovision Song Contest. È possibile affermare che l’Azerbaigian sta perseguendo la ‘geopolitica dei grandi eventi’ con l’intenzione di rafforzare i rapporti con l’Europa a far conoscere il proprio mercato interno a livello globale?

Il ruolo dell’Azerbaigian nel contesto internazionale e l’attrattiva che il suo mercato offre vanno al di là dei grandi eventi di cui è sede, perché fortemente legati a quanto espresso poco fa: la sua posizione geostrategica, l’attuazione di strategie energetiche di interesse e la differenziazione di cui è oggetto la sua economia. L’organizzazione di tali eventi in Azerbaigian è il risultato di una grande fiducia nel nostro paese. Vale la pena ricordare che gli eventi internazionali ospitati dall’Azerbaigian sono molteplici e anche di natura diversa. Grazie alle infrastrutture realizzate per ospitare i Giochi Europei Baku 2015, l’Azerbaigian ospita numerosi campionati sportivi internazionali, ed eventi globali che rafforzano le relazioni con il mondo tutto, come i Giochi della Solidarietà Islamica. A partire dal 2017 Baku ospita anche il Gran Premio Formula 1, che si svolge sul circuito cittadino, disegnato per le vie della capitale: questa è anche una bellissima scenografia, che mostra sia la parte antica che moderna della città. Inoltre l’Azerbaigian si sta convertendo in una piattaforma importante per il dialogo tra i rappresentanti delle potenze mondiali, spesso per iniziativa dei partecipanti stessi. Ovviamente siamo lieti che questi eventi creino l’opportunità di far conoscere il nostro paese non solo come partner politico ed economico, ma anche come meta turistica, permettendo a pubblico e partecipanti di far conoscere le bellezze non solo della nostra capitale, ma anche delle altre regioni ed anche il nostro ricco e antico patrimonio culturale e storico. Recentemente è stata pubblicata in Italia, dalla casa editrice Polaris, la prima guida turistica sull’Azerbaigian, testimonianza di come l’interesse per il paese vada aumentando. I nostri popoli sono accumunati da gusti simili per arte, cucina e bellezze naturali e i turisti italiani apprezzano molto la familiarità che riscontrano nei viaggi in Azerbaigian.  Gli italiani avranno quest’anno un’altra opportunità di conoscere il paese, poiché Baku ospiterà le partite della fase finale del Campionato Europeo di Calcio EURO 2020 e proprio nella nostra capitale giocheranno gli avversari dell’Italia del gruppo A: un’ottima occasione per gli appassionati di calcio e di viaggi.

Si svolgerà a breve  la Commissione Mista intergovernativa Italia-Azerbaigian che delineerà i prossimi passi nei rapporti economico-commerciali tra i due paesi. Quali sono/saranno gli obiettivi principali che Roma e Baku hanno individuato nel breve e lungo termine?

Il 14 gennaio si svolgerà la V riunione della Commissione Mista intergovernativa. Per l’occasione verrà in Italia il ministro dell’energia dell’Azerbaigian, che è anche il copresidente della commissione da parte azerbaigiana, accompagnato da rappresentanti istituzionali di profilo economico ed esponenti delle maggiori aziende del nostro paese. La Commissione  rappresenta una piattaforma efficace, in cui riuniamo rappresentanti delle autorità competenti per rafforzare ulteriormente la nostra partnership strategica. L’ultima riunione si è svolta nel 2016 e in questo periodo i nostri rapporti si sono consolidati ancora di più. Sarà un’occasione per analizzare i risultati ottenuti. Dopo ogni riunione si è sempre osservata una dinamica positiva di crescita dei rapporti, e anche la prossima ci aiuterà ad individuare nuove frontiere e obiettivi da raggiungere.

Bookreporter Settembre

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