Strategic Agenda 2019-2024: il contributo della Commissione europea

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Il 9 maggio 2019 si riunirà a Sibiu, in Romania, il Consiglio europeo: i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea saranno ospitati dal Presidente della Romania Iohannis, anche Presidente del Consiglio europeo. Il summit di Sibiu è stato richiesto dal Presidente Juncker nel suo discorso sullo Stato dell’Unione del 2017, quando ha presentato un piano per un’UE più unita, più forte e più democratica. È in tale summit che verrà presentata la strategia dell’Unione per i cinque anni 2019-2024; è importante dunque che venga attuata una strategia comune per tutti i membri e gli organi dell’Unione, considerando di essere alla vigilia delle elezioni del Parlamento europeo, dove più di 400 milioni di europei prenderanno parte alla più grande forma di democrazia transnazionale del mondo. Con le elezioni del 23-26 maggio 2019 e il cambio di leadership politica delle istituzioni europee, è il momento per definire i nuovi orientamenti politici e le nuove priorità.

In vista di tale incontro, la Commissione europea il 30 aprile 2019 ha presentato una serie di raccomandazioni politiche su come l’Europa può modellare il suo futuro nel mondo in cui viviamo, sempre più multipolare e incerto: vuole dare il proprio contributo alla strategia dell’agenda UE 2019-2024 a partire dal fatto che oggi l’Unione offre pace, stabilità e prosperità in tutta Europa, benché vi siano molte sfide interne ed esterne. Dunque, l’Unione si pronuncia risolutamente per i suoi principi di democrazia, stato di diritto e diritti fondamentali; per evitare di cadere nei nazionalismi, si deve resistere sulla base della storia comune, la qualità duratura del progetto europeo.

La Commissione europea ha fatto il punto su quanto compiuto negli ultimi anni, ha sottolineato l’importanza dei risultati chiave raggiunti, per poi passare alle strategie future. Secondo la Commissione, le azioni future dovrebbero concentrarsi su cinque dimensioni principali.

In primo luogo, si richiede una Europea protettiva: il modo europeo di fornire pace e sicurezza è un insieme di misure civili e militari mirate, e questo è ciò che rende l’Unione europea un attore di sicurezza unico nel suo genere. L’obiettivo è quello di costruire un’Unione europea di sicurezza e un’Unione europea di difesa, considerando che il terrorismo e la sicurezza sono le principali preoccupazioni per i cittadini; data la natura transfrontaliera delle minacce, il ruolo dell’Unione è fondamentale. È necessario utilizzare le risorse europee in modo più efficace, riunendo gli sforzi per prevenire e combattere il terrorismo, la criminalità organizzata, la criminalità informatica e le minacce ibride.

L’Europa competitiva è il secondo punto su cui fa leva la Commissione europea: si dovrebbe concentrare la ricerca e l’innovazione sulle transizioni ecologiche, sociali ed economiche e sulle relative sfide sociali, sfruttando i punti di forza scientifici dell’Europa come leader nella innovazione. L’UE, i suoi Stati membri e l’industria dovrebbero collaborare per concentrare risorse e competenze finanziarie su progetti di ricerca e innovazione all’avanguardia. A tal proposito, la Commissione ha proposto di destinare 100 miliardi di euro alla ricerca e all’innovazione nell’ambito del prossimo bilancio dell’UE. Sono importanti inoltre le capacità digitali europee, in modo che l’Europa possa diventare un leader mondiale in questo campo.

Al terzo punto si pone l’Europea giusta: si deve continuare a realizzare il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione nel 2017 affrontando le disuguaglianze e le sfide sociali tra le regioni e gli Stati membri, l’inclusione sociale, le disparità regionali, i bisogni delle minoranze, le questioni di genere e così via. È necessario sostenere fermamente e promuovere i valori condivisi e la fiducia reciproca su cui è fondata l’Unione europea.

Il quarto punto è l’Europa sostenibile: si deve prestare particolare attenzione all’attuazione di tutti gli obiettivi di sostenibilità, sia all’interno dell’UE che a livello globale, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dalle Nazioni Unite. Fondamentale è poi rafforzare gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici e invertire il degrado ambientale, che mette a repentaglio la biodiversità, sia sulla terra che negli oceani.

Infine, si ritiene importante una Europa influente: nel mondo di oggi, sempre più frammentato e multipolare, l’UE deve rafforzare la propria posizione per garantire prosperità, sicurezza e valori. L’UE nel suo insieme può dare forma agli eventi mondiali e garantire che siano gli europei a fare gli standard e non ad acquisirli da altri paesi, difendendo i valori europei in tutto il mondo.

“Il dovere di ogni generazione è quello di cambiare i destini degli europei, del presente e del futuro, per il meglio” ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, affermando inoltre che “le sfide che noi europei affrontiamo collettivamente stanno moltiplicando di giorno in giorno. Affinché l’Europa possa prosperare, gli Stati membri dell’UE devono agire insieme. Rimango convinto che è solo nell’unità che troveremo la forza necessaria per preservare il nostro stile di vita europeo, sostenere il nostro pianeta e rafforzare la nostra influenza globale”.

Bookreporter Settembre

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