Il Principe Emanuele Filiberto a Roma, “oggi bisogna lavorare per gli italiani, concretamente” – Video

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Ai microfoni di European Affairs, sua altezza Reale Emanuele Filiberto ha rilasciato una intervista sul cambiamento in atto in Italia e ha indicato qual è la sua visione dell’Europa del futuro.

Incontriamo sua Altezza Reale Emanuele Filiberto di Savoia a Roma in occasione di una cerimonia per una breve intervista sulla situazione politica italiana ed europea. Il suo punto di vista è sicuramente improntato alla moderazione e nelle sue dichiarazioni si percepisce la volontà di comprendere quali siano le effettive azioni politiche che potrebbero essere messe in atto per aiutare concretamente gli italiani.

Per Emanuele Filiberto di Savoia sicuramente devono essere considerati per primi i disagi degli italiani a partire da una istruzione migliore per arrivare ad una economia più performante e quindi più lavoro, per tutti ma sopratutto per i giovani, temi che dovrebbero superare per importanza anche il tema dei migranti che seppur importante forse non dovrebbe essere l’unico.

Riconosce che in Italia si sta attuando un cambiamento e che in qualche modo le nuove forze politiche emergenti, evidentemente il M5S e la Lega, stanno mantenendo alcuni punti della loro campagna elettorale, cosa non da poco sottolinea il principe, ma che anche in questo caso è necessario attendere per poter valutare a pieno la portata della loro azione.

Per quanto riguarda l’Europa la sua opinione è di voler vedere un nuovo modello di politica europea comune dove l’Italia conti di più dove possa trovare lo spazio che merita, l’Europea è necessaria per potersi confrontare con le grandi potenze mondiali come gli USA e la Cina, l’Italia è uno dei paesi fondatori della comunità e deve sedersi al tavolo del consiglio con l’adeguata considerazione “l’Europa va cambiata con l’Italia dentro e in primo piano”.

Una discesa in campo nella politica per le elezioni Europee di Emanuele Filiberto di Savoia anche a suo dire potrebbe essere possibile, secondo alcuni sondaggi un partito di indirizzo monarchico potrebbe raccogliere il 12% e comunque, dichiara lui stesso, gli sono state fatte molte proposte in tal senso ma in ogni caso la sua discesa in campo sarà sempre per gli Italiani e l’Italia.

Bookreporter Settembre

7 Comments

  1. Il Principe si sta dimostrando sempre più persona di valore e ricca di buonsenso. Ormai solo gli ottusi ed i faziosi hanno qualcosa da obiettare. Ma chi valuta con correttezza ed obiettività ha ben compreso le sue grosse qualità.
    Meglio la Monarchia dei Savoia tutta la vita!

  2. Sono d’accordo con chi apprezza il Principe. Chi lo ha conosciuto,apprezza il fatto che sia sempre “sul pezzo”. Basta sentirlo per capire che chi dice che le Monarchie sono fuori dal tempo,non ha compreso un bel NIENTE! Se oggi siamo in queste condizioni in Italia non è certamente per colpa dei Savoia,ma per questi 73 anni quasi di repubblica. Meglio la Monarchia!

  3. In questi ultimi giorni,come ogni anno,abbiamo giustamente ricordato i Martiri delle Foibe. Ho letto che il tanto osannato Pertini un giorno andò a Trieste in visita ufficiale e si rifiutò di rendere omaggio agli Infoibati Italiani innocenti gettati dai criminali di Tito a Basovizza. I Triestini lo seppellirono di fischi e in pratica lo cacciarono dalla Città. I presidenti della repubblica fino al 1991 non onorarono proprio nessuno. Vergogna! A Pertini per primo. Visto che quando andò ai funerali del criminale Tito pianse e bacio’ pure la bandiera comunista jugoslava. Veramente spregevole! Il Re Umberto II,invece,ricordò sempre nei suoi messaggi i Martiri e la sofferenza dei ns. 350mila Connazionali che dovettero lasciare tutto per poter tornare in Patria. Gli sgherri di Tito furono in combutta con rinnegati comunisti di casa nostra. Ancora oggi i monumenti a quei Martiri vengono oltraggiati in varie città d’Italia (purtroppo!) perché a sinistra troppa gente ha ancora gravissimi deficit di Democrazia.
    Comunismo e nazismo furono MOLTO PIÙ spietati e bestiali del fascismo. Mai scordarlo!

  4. Sono molto d’accordo quando dice che forse ci stiamo perdendo un pochino dietro al discorso dell’immigrazione, così come condivido il discorso sulla scuola e sulla cultura. Noi abbiamo tre problemi che potrei definire primari: 1) una scuola obsoleta che non è tuttavia in grado di formare i giovani alle esigenze moderne. Nonostante si studi l’inglese per anni, quasi nessun diplomato è in grado di affrontare una conversazione in inglese. Non si conoscono le potenzialità di internet che ancora viene usato per chiacchiericci e pettegolezzi; 2) non abbiamo alcuna cultura d’impresa. Negli anni si sono create disprezzo e antipatia sociale verso l’impresa o chi fa impresa. Oltre ad uno Stato che soffoca questa cultura si è creata da un pò di tempo anche una invidia sociale profonda verso chi ha successo o cerca di ottenerlo. 3) Non si riesce a costruire e divulgare l’impresa culturale, ossia lavoro e profitto nel mercato della cultura ed è assurdo per un paese come il nostro che detiene vari primati al mondo in tal senso.

  5. Finalmente si potrà tornare a votare, anche per il parlamento Europeo, grazie a Emanuele Filiberto. Nessuno, poi, ha detto che l’Europa deve annullare l’identità dei popoli e la SOVRANITA’ delle singole patrie. Inoltre l’Europa può esistere anche senza euro. Vedremo. Massimo Mallucci de’Mulucci.

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