Parlamento UE: più fondi per lo Stato di diritto, l’occupazione giovanile e per InvestUE

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Dal 14 al 17 gennaio 2019 gli eurodeputati si sono riuniti nella sessione plenaria a Strasburgo, la prima del nuovo anno, che li ha visti protagonisti di una serie di importanti votazioni. Dall’inaugurazione della presidenza del Consiglio dell’Unione Europea della Romania alla celebrazione dell’anniversario dell’Euro, fino ad affrontare delicate questioni come quella della Brexit e dei fondi europei. Ciò che è emerso è la necessità e la volontà degli Stati membri dell’UE di agire sempre nell’interesse dei cittadini, a difesa dei valori fondanti dell’UE e per tutelare ogni minoranza evitando forme di discriminazioni.

Il Presidente del governo spagnolo ha dichiarato “Dobbiamo proteggere l’Europa, così l’Europa può proteggere i suoi cittadini. Ciò dovrebbe avvenire attraverso un’Unione basata sui diritti che dia rifugio ai più vulnerabili, offra opportunità ai giovani e ai disoccupati, garantisca la sicurezza dei cittadini, ribadisca il proprio impegno contro i cambiamenti climatici e completi l’Unione economica e monetaria”. Nell’attuazione di quanto previsto, nell’ambito della sessione plenaria sono state portate avanti diverse politiche volte ad ampliare i fondi europei dedicati allo Stato di diritto, ai giovani, alla crescita sociale, all’occupazione e agli investimenti.

Considerando che l’Unione Europea è una comunità di diritto e lo stato di diritto è uno dei valori fondamentali dell’Unione, è necessario che tutti gli Stati membri si adeguino e rispettino tale valore, che comprende aspetti come l’indipendenza giudiziaria, il principio di legalità, il rispetto del diritto dell’UE e il rispetto per il cittadino. Nel momento in cui vi è la violazione sistematica dello Stato di diritto da parte di uno Stato membro, emerge il problema dell’applicazione effettiva del diritto dell’UE, non solo in quello Stato membro, ma in tutta l’Unione. Di conseguenza, l’europarlamento ha voluto aumentare il bilancio del programma diritti e valori e prevedere una procedura accelerata a sostegno del dialogo nei casi in cui i valori dell’UE siano a rischio: i deputati hanno approvato la richiesta della commissione parlamentare per le libertà civili di triplicare fondi stanziati nel bilancio europeo a lungo termine (2021-2027) fino a 1,834 miliardi di euro. A tal fine, è stato approvato l’avvio del mandato del Parlamento per i negoziati con i ministri dell’UE con 426 voti favorevoli, 152 contrari e 45 astensioni. Il programma mira a promuovere l’uguaglianza, ad incoraggiare l’impegno e la partecipazione dei cittadini al processo democratico ed a combattere la violenza, con l’obiettivo generale di tutelare e promuovere i diritti attraverso il sostegno alle organizzazioni della società civile a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale.

Il Parlamento europeo fa esempi concreti di casi in cui i diritti sono a rischio: visti i recenti atti accaduti in stati come Polonia e Ungheria, quali limitazioni alla libertà di informazione, discriminazioni contro le donne, i rom, i musulmani e gli ebrei, limitazioni alla Corte Costituzionale, il Parlamento ha sentito la necessità di garantire il rispetto dei diritti europei attraverso attività da finanziare con fondi europei, a cui non vi potrà essere accesso in caso di mancato rispetto.

Un’altra questione fondamentale nel panorama europeo risulta essere quella dell’occupazione giovanile, legata ai problemi sociali europei. A tal fine, l’europarlamento ha proposto di aumentare la dotazione del Fondo Sociale Europeo Plus del 19% rispetto a quanto proposto dalla Commissione nell’ambito del bilancio a lungo termine dell’UE, passando da 89.6 miliardi di euro a 106.8 miliardi. L’FSE+ è uno strumento finanziario europeo che investe nelle persone, migliora le opportunità di lavoro e aumenta gli standard di vita: si finanziano programmi operazionali e progetti legati all’occupazione, promozione inserimento nel lavoro, gestione dei divari nell’educazione, povertà ed esclusione sociale. Nella plenaria, il mandato per avviare i negoziati con il Consiglio è stato approvato con 543 voti a favore, 81 contrari e 64 astensioni: dunque, i deputati solleciteranno il Consiglio a adottare una posizione e avviare i negoziati il prima possibile.

Anche nell’ambito degli investimenti e dei finanziamenti è stata portata avanti una politica da parte del Parlamento, che ha approvato la nascita di InvestEU con 517 voti favorevoli, 90 contrari e 25 astensioni. Il programma ha il fine di riunire i vari strumenti finanziari dell’UE attualmente disponibili, così da poter beneficiare di economie di scala e far sì che vi siano più finanziamenti su crescita e occupazione. Viene dunque rafforzato il sostegno alle piccole e medie imprese, alla ricerca, all’innovazione e alle infrastrutture sostenibili, garantendo crescita economica, creazione di posti di lavoro, imprenditorialità e coesione sociale.

Secondo il Presidente Sanchez, l’Unione Europea si sta muovendo nel senso di diventare un potere forte e credibile sulla scena mondiale, sostenendo un ordine globale basato sullo stato di diritto e regole comuni, dimostrando che l’Unione europea “è un potere morbido per scelta, non per debolezza”.

Bookreporter Settembre

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