Parigi, i leader internazionali insieme per il centenario della Prima Guerra Mondiale

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Forum della Pace: i leader internazionali ed europei si riuniscono per il centenario della Grande Guerra

È l’11 novembre 1918 quando l’Armistizio di Compiègne – siglato tra l’Impero tedesco e Francia e Regno Unito – entra in vigore, ponendo fine ai combattimenti della Prima Guerra Mondiale: dopo numerose offensive ed altrettante trattative, si procede con la cessazione delle ostilità, il ritiro delle truppe tedesche dai territori occupati in Francia, in Belgio ed in Lussemburgo e la consegna agli Alleati delle armi e delle navi da guerra tedesche.

Esattamente 100 anni dopo, l’11 novembre 2018, i leader internazionali hanno partecipato al Forum della Pace a Parigi proprio per la celebrazione del centenario della fine della Grande Guerra. La commemorazione principale è avvenuta domenica 11 novembre all’Arco di Trionfo, sulla tomba del Milite Ignoto, in onore ed in ricordo delle vittime che vi sono state nella Prima guerra mondiale, circa 15 milioni.

La partecipazione al Forum di Parigi è andata anche oltre la commemorazione, alla luce del fatto che il Paris Peace Forum è una vera e propria ONG indipendente, costituita nel 2018 dopo l’impulso originario di Macron nell’estate del 2017. Quella di quest’anno dunque, è la prima edizione del Forum della pace, che si è tenuto dall’11 al 13 novembre e alla quale Macron ha invitato i capi di Stato e di Governo di 84 paesi insieme ad altri leader politici ospitati per l’occasione. Il Presidente francese Macron ha dichiarato che “il primo Forum di Parigi offrirà l’opportunità di riflettere sulla governance mondiale mentre si commemora la fine della Prima guerra mondiale e si riconosce la nostra responsabilità collettiva … Non lasciamo mai i sonnambuli nel nostro mondo, siamo sempre vigili”.

La conferenza è stata un successo: circa 70 leader, tra capi di Stato e di Governo, hanno preso parte alle giornate di commemorazione e non solo: a Parigi si è tenuto un vero e proprio vertice sulla situazione politica internazionale. Erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, la Cancelliera Angela Merkel, il Presidente russo Vladimir Putin, il Presidente americano Donald Trump, il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ma anche figure come il Presidente dell’europarlamento Antonio Tajani ed il Segretario Generale ONU Antonio Guterres. Si può affermare infatti che il Forum della pace è incentrato su coloro che cercano di sviluppare soluzioni per le sfide transfrontaliere necessarie da affrontare. Dunque, si basa su 120 progetti di governance e iniziative provenienti da tutto il mondo, presentate in cinque ambiti: pace e sicurezza, ambiente, sviluppo, nuove tecnologie ed economia inclusiva. L’idea che vi è alla base è che la cooperazione internazionale è la chiave per affrontare le sfide globali e assicurare una pace duratura. Per sostenere l’azione collettiva, è necessario riunire tutti gli attori della governance globale: stati, organizzazioni internazionali, governi locali, ONG e fondazioni, società, esperti, giornalisti, sindacati, gruppi religiosi e cittadini.

La partecipazione al forum è stata dunque un momento di confronto tra i principali leader politici attuali e sede di importanti colloqui. Il Presidente Macron, dopo la commemorazione all’Arco di Trionfo, ha tenuto un importante discorso volto all’affermazione di quei valori che dovrebbero essere alla base delle politiche internazionali, per poi accogliere i leader mondiali all’Eliseo, residenza del Presidente della Repubblica francese. Si è affermato che “il nazionalismo è un tradimento del patriottismo” e che “il patriottismo è l’esatto contrario del nazionalismo e dell’egoismo”; si deve dunque trarre un’importante lezione dalla Prima guerra mondiale, evitando di ricadere di nuovo in chiusura in se stessi, violenza e predominio sugli altri. Per Macron, gli Stati hanno un’enorme responsabilità nei confronti delle future generazioni, per lasciare il mondo proprio come loro stessi lo hanno sognato. Il Presidente francese ha poi affermato che dovrebbe essere istituito un esercito europeo proprio per contrastare i nazionalismi e i populismi.

Dello stesso avviso appare la Cancelliera Merkel, secondo cui il progetto europeo di pace nato dopo la Seconda guerra mondiale è minacciato dall’ascesa di nazionalismi e populismi; ha sottolineato l’importanza dell’interdipendenza tra gli Stati, europei e non solo, così come quella della cooperazione internazionale. La Merkel si è detta preoccupata per l’ascesa dei nuovi nazionalismi, e nel suo discorso alla plenaria del Parlamento Europeo di Strasburgo il 12 novembre ha ribadito la necessità di un vero e proprio esercito europeo, ma senza pregiudicare i rapporti con l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord e con l’alleanza transatlantica. La Merkel vede nell’Unione Europea l’unica speranza per gli Stati, che insieme possono raggiungere benessere, sicurezza e una pace niente affatto scontata. Rispetto alla Grande Guerra la cancelliera ha infatti affermato che la commemorazione deve far capire cosa succede quando le nazioni non hanno rispetto le une per le altre: l’Unione Europea è l’unica chance che gli Stati hanno per non ricadere nella trappola della guerra.

Di tutt’altra posizione è invece Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti d’America, che si è posto in modo diverso nel Paris Peace Forum, a partire dal fatto che non ha sfilato con gli altri leader arrivando più tardi alla celebrazione ed ha annullato la visita al cimitero militare americano a causa del maltempo. Trump considera la necessità di un esercito europeo un vero e proprio insulto all’alleanza transatlantica di cui gli USA sono parte, credendo quindi che gli Stati europei debbano piuttosto contribuire maggiormente alla NATO. Ad ogni modo, Macron ha ribadito la volontà di lavorare insieme a Trump e cooperare con gli Stati Uniti. Inoltre, il Presidente Trump ha tenuto un colloquio con l’omologo russo Vladimir Putin a margine della celebrazione, che è stato da entrambi considerato positivo per le relazioni dei paesi: il presidente Putin ha infatti auspicato che i due paesi possano ripristinare un dialogo.

A conclusione delle celebrazioni del Paris Peace Forum Macron ha affermato che lo scopo era quello di assicurarsi che gli errori delle potenze mondiali che hanno portato alla guerra del 1914-18 possano essere evitati con un maggiore e migliore processo decisionale collettivo. A tal proposito, si auspica alla realizzazione di tale conferenza anche nel 2019, nel segno della cooperazione internazionale tra gli Stati al fine di mantenere sempre delle relazioni amichevoli.

Bookreporter Settembre

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