EUAM Iraq: il Consiglio proroga la missione fino al 2020

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Il 15 ottobre 2018 il Consiglio dell’Unione Europea ha prorogato la missione consultiva dell’UE in Iraq EUAM – European Union Advisory Mission – fino al 17 aprile 2020. La missione consultiva dell’Unione europea si concentra sull’assistenza alle autorità irachene nell’attuazione degli aspetti civili della strategia di sicurezza nazionale irachena.

A seguito di un lungo periodo di instabilità del Paese, causata dal controllo militare esercitato su un’ampia parte del territorio iracheno da parte dello Stato Islamico, l’organizzazione jihadista attiva dal 2013 in Iraq ed in Siria, il governo iracheno si è trovato a dover riconquistare il controllo effettivo sul proprio territorio attraverso la ricerca di stabilità politica, militare ma anche istituzionale.

Alla luce di ciò, il 16 ottobre 2017 è stata varata la missione consultiva dell’UE con sede a Baghdad a sostegno della riforma del settore della sicurezza in Iraq (EUAM Iraq), sulla base degli articoli 28, 42.4 e 43.2 del Trattato sull’Unione Europea e vista la proposta dell’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini. Inoltre, in risposta ad una richiesta delle autorità irachene per un sostegno per la riforma del settore della sicurezza civile e in linea con le conclusioni del Consiglio sull’Iraq del 19 giugno, l’Unione Europea ha accettato di avviare una missione civile PSDC – Politica di Sicurezza e Difesa Comune – a Baghdad, il 17 luglio 2017.

L’EUAM è stata lanciata per rispondere alla richiesta di consulenza e assistenza da parte del governo iracheno. La missione è nata con un mandato iniziale per un anno, dove gli esperti dell’Unione Europea hanno fornito una consulenza strategica e assistenza nelle aree di lavoro prioritarie rispondendo alle esigenze delle autorità competenti, assistendo la delegazione dell’UE nel coordinamento delle azioni europee e degli Stati membri in questo settore e valutando il potenziale ulteriore impegno dell’UE nella riforma del settore della sicurezza a lungo termine nel contesto della futura politica dell’Unione Europea nei confronti dell’Iraq.

La strategia di sicurezza nazionale irachena mira a costruire istituzioni statali in grado di consolidare sicurezza, pace e prevenzione dei conflitti sotto lo stato di diritto e delinea una serie di minacce alla sicurezza nazionale, tra cui terrorismo, corruzione, instabilità politica e polarizzazione etnica e settaria.

Il Consiglio ha nominato il tedesco Markus Ritter come capo della missione, colui che si assume la responsabilità dell’EUAM e ne esercita il comando e il controllo, rappresentando la missione nella sua area di responsabilità ed a direzione di una squadra di 35 esperti dell’UE che forniscono consulenza ed assistenza nelle aree di lavoro prioritarie. Per il suo primo anno, il Consiglio ha stanziato un iniziale bilancio di 14 milioni di euro per la missione. La missione europea si trova in stretto coordinamento con la delegazione dell’UE in Iraq e con i partner internazionali presenti, tra cui il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), la NATO e la coalizione globale contro Daesh. In particolare, il 3 ottobre 2018 vi è stato un importante incontro tra l’EUAM e la nuova missione NATO in Iraq, l’NMI – Nato Mission Iraq -, tra alti dirigenti tra cui MG Dany Fortin, il Comandante NATO Mission Iraq, Paul Smith, NATO Senior Civilian in Iraq e H.E. l’ambasciatrice Jeannette Seppen, Senior Civilian Advisor del comandante della NMI. Lo scopo dell’incontro è stato quello di comprendere la natura del lavoro di ciascuna missione, conoscerne gli obiettivi così da approfondire quelli in comune, nonché le diverse possibilità di cooperazione. Infatti, il capomissione della NATO ha sottolineato le similitudini tra le due missioni e l’importanza della cooperazione e della condivisione in tale ambito.

La missione EUAM ha avuto molto successo in Iraq e per questo, il 15 ottobre 2018, i Ministri degli esteri degli Stati membri dell’Unione Europea hanno approvato l’estensione del mandato della missione per diciotto mesi, per un periodo che va dal 18 ottobre 2018 al 17 aprile 2020. Il budget del nuovo mandato è ora di 64,8 milioni di euro, così da consentire alla missione di espandere la propria attività di consulenza con più personale nonché con maggiore efficienza; a tal proposito, la missione è ora composta da 52 persone e non più 35.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha poi aggiornato il mandato della missione al fine di integrare gli insegnamenti tratti durante il primo anno di missione e i risultati della revisione strategica. Allo stato attuale, l’EUAM persegue tre obiettivi strategici:

“- Fornire consulenza e competenze alle autorità irachene a livello strategico per individuare e definire i requisiti necessari all’attuazione coerente degli aspetti inerenti alla dimensione civile della riforma del settore della sicurezza nell’ambito del programma di sicurezza nazionale iracheno e dei piani collegati;

– Individuare le possibilità a livello nazionale, regionale e provinciale di un potenziale ulteriore impegno dell’UE volto a rispondere alle esigenze della riforma del settore della sicurezza civile;

– Assistere la delegazione dell’UE nel coordinare il sostegno dell’UE e degli Stati membri nel campo della riforma del settore della sicurezza, garantendo la coerenza dell’azione dell’UE.”

Infine, è fondamentale sottolineare come tale missione sia necessaria anche per contribuire all’attuazione di una strategia globale di lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata con particolare riguardo alla gestione delle frontiere, alla criminalità finanziaria, al riciclaggio e al traffico di beni appartenenti al patrimonio culturale.

Bookreporter Settembre

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