Il Consiglio adotta l’ETIAS: European travel information and authorisation system

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Il 5 settembre 2018 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un regolamento che istituisce un sistema europeo di informazione e di autorizzazione dei viaggi (European Travel Information and Authorisation System – ETIAS). Tale regolamento consentirà l’attuazione di controlli preventivi e, qualora sia necessario, potrà negare l’autorizzazione di viaggio ai cittadini di paesi terzi che si recano nello spazio Schengen.

L’ETIAS contribuirà a migliorare la sicurezza interna, prevenire l’immigrazione clandestina, proteggere la salute pubblica e ridurre i ritardi alle frontiere identificando le persone che possono rappresentare un rischio.

La proposta di tale regolamento risale a novembre 2016, quando la Commissione ha presentato il progetto per il sistema europeo di informazione e autorizzazione dei viaggi, per rafforzare i controlli di sicurezza sulle persone che viaggiano senza visto nell’Unione Europea, vale a dire i cittadini di oltre 60 paesi. Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo ha dato la sua approvazione definitiva alla creazione di tale sistema e al rafforzamento del mandato all’agenzia dell’Unione Europea eu-LISA per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Le proposte legislative per l’ETIAS e per l’eu-LISA, presentate rispettivamente dalla Commissione nel novembre 2016 e nel giugno 2017, sono state identificate come priorità politiche nell’ambito della dichiarazione congiunta sulle priorità legislative dell’Unione Europea per il 2018-2019; per tali motivi, il commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos e il commissario per l’Unione di sicurezza Julian King hanno accolto positivamente tali proposte.

L’ETIAS è stato progettato come un sistema informatico automatizzato creato per identificare eventuali rischi di sicurezza o di migrazione irregolare posti dai visitatori esenti dall’obbligo del visto che si recano nello spazio Schengen, facilitando, allo stesso tempo, l’attraversamento delle frontiere per la stragrande maggioranza dei viaggiatori che non presentano tali rischi.

Il funzionamento di tale progetto prevede che tutti i cittadini di paesi terzi che non hanno bisogno di un visto per recarsi nello spazio Schengen dovranno chiedere l’autorizzazione di viaggio attraverso il sistema ETIAS. Le informazioni che vengono raccolte tramite l’ETIAS consentiranno, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e dei principi di protezione dei dati, di verificare preventivamente i rischi potenziali di sicurezza o di migrazione irregolare.

Ciò che risulta essere fondamentale è che l’autorizzazione di viaggio ETIAS sarà una precondizione obbligatoria per l’ingresso nello spazio Schengen, il quale permette di viaggiare senza restrizioni all’interno di un territorio costituito da 26 paesi, in cui vivono oltre 400 milioni di cittadini, senza controlli alle frontiere interne degli Stati. La differenza che vi è tra l’ETIAS e ciò che riguarda lo spazio Schengen è che l’autorizzazione ETIAS non è un visto: i cittadini continueranno a viaggiare nell’Unione Europea senza visto, ma dovranno semplicemente ottenere l’autorizzazione di viaggio tramite l’ETIAS, che non reintroduce gli obblighi di visto. Se si considera che, generalmente, una procedura di visto Schengen può richiedere anche più di 15 giorni, la richiesta di autorizzazione ETIAS online richiede solo pochi minuti per essere completata e sarà valida per tre anni. Per ogni domanda, il richiedente sarà tenuto a pagare una tassa di autorizzazione di viaggio di 7 euro. Le informazioni presentate in ciascuna domanda verranno automaticamente elaborate dall’Unione europea con i database Interpol, al fine di determinare se vi siano motivi per rifiutare un’autorizzazione di viaggio. Una volta ottenuta l’autorizzazione di viaggio, non ci sarà alcun diritto automatico di ingresso o soggiorno, ma è la guardia di frontiera che prenderà la decisione finale.

Se l’autorizzazione di viaggio viene rifiutata, il richiedente avrà il diritto di presentare ricorso. I ricorsi possono essere avviati nello Stato membro che ha adottato la decisione sulla domanda, conformemente alla legislazione nazionale di tale Stato membro. Al richiedente verrà comunicato quale autorità nazionale è responsabile per il trattamento e per la decisione sulla sua autorizzazione di viaggio, nonché verranno fornite le informazioni sulla procedura da seguire in caso di appello.

Rileva che il regolamento ETIAS consente la liberalizzazione dei visti, uno strumento molto importante per creare partenariati con paesi terzi e aumentare l’attrattiva dell’Unione Europea per le imprese e il turismo. La verifica preventiva obbligatoria e le valutazioni dei rischi potenziali di sicurezza o di migrazione irregolare relativi ai viaggiatori attraverso l’ETIAS contribuiranno a salvaguardare e completare il successo della politica di liberalizzazione dei visti dell’Unione Europea.

L’adozione di tale regolamento è un passo molto importante nell’ambito della gestione dei viaggi in sicurezza e nel delicato contesto in cui ci troviamo oggi, nell’ambito delle migrazioni.

Il Ministro dell’Interno austriaco Herbert Kickl ha dichiarato che “l’ETIAS è uno strumento importante per rafforzare il controllo della frontiera esterna dell’Unione Europea e la protezione dei nostri cittadini. Permetterà di identificare coloro che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza prima di raggiungere l’Unione europea, così da negare loro l’autorizzazione a viaggiare”. Da un punto di vista strettamente procedurale, il Consiglio e il Parlamento europeo dovranno firmare il regolamento adottato, che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea per poi entrare in vigore dopo 20 giorni. L’agenzia europea eu-LISA dovrà quindi iniziare a costruire il nuovo sistema, che dovrebbe essere operativo entro il 2021.

Bookreporter Settembre

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