Conte e Trump si incontrano a Washington: Libia, immigrazione ed energia al centro del summit

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Il 30 luglio 2018, il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, si è recato a Washington per un vertice con il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. I due paesi, Italia e Stati Uniti, sono legati da una storica e profonda amicizia che viene rinnovata periodicamente attraverso tali incontri.

Oggetto della riunione bilaterale sono state le principali questioni di politica internazionale, a partire dalla sicurezza e la stabilità internazionale delle aree geopolitiche quali il Mediterraneo, l’Iraq e l’Afghanistan, per poi intensificare la cooperazione tra i due Paesi, al fine di favorire la crescita economica di entrambi. Le tematiche affrontate sono anche al centro della politica dell’Unione Europea, con particolare attenzione al tema dei migranti, cruciale per Bruxelles e per gli Stati membri dell’Unione Europea, a partire proprio dall’Italia, coinvolta in prima persona nell’affrontare la delicata situazione.

Quello di lunedì non è stato il primo incontro tra i due presidenti, che si erano già visti in occasione del G7 in Canada: Conte si è mostrato entusiasta dell’incontro con Trump, il quale si è congratulato con il Presidente italiano per la formazione dell’allora nuovo governo. Conte vede in Trump un importante alleato e, allo stesso tempo, Trump considera Conte una delle figure principali dell’Unione Europea, che può fare da interlocutore con Bruxelles, e crede che l’Italia sia una protagonista essenziale nel dialogo e nella cooperazione con l’Ue.

Il contesto nel quale si è svolta la riunione tra i due presidenti e tra le rispettive delegazioni è quindi molto positivo; è avvenuto in un primo momento a porte chiuse, per poi concludersi con una conferenza stampa congiunta.

La questione politicamente più importante che è stata affrontata riguarda la situazione libica nel contesto delle migrazioni in Europa. Il rapporto tra i due paesi è stato definito dal Presidente Trump come un “nuovo dialogo strategico”, soprattutto per ciò che riguarda le aree di cooperazione tra Stati Uniti e Italia e per quello che concerne gli interessi comuni. In particolare, Trump ha riconosciuto l’importanza della leadership italiana nella stabilizzazione della Libia e del Nord Africa. L’Italia conta molto sull’appoggio degli Stati Uniti per la conferenza sulla Libia che si terrà in Italia in autunno, secondo quanto annunciato dal Presidente Conte. Tale conferenza rappresenta un punto cruciale per quanto riguarda le condizioni politiche, legali e di sicurezza delle future elezioni presidenziali e politiche in Libia.

Non solo, Trump ha dato la sua approvazione per l’istituzione di una “cabina di regia permanente” tra Italia e Stati Uniti per il Mediterraneo, così da potersi occupare della lotta al terrorismo, ma anche del problema dell’immigrazione, che verrebbe affrontato con maggiore sicurezza.

Attraverso l’istituzione della cabina di regia, che avverrebbe sulla base di quanto previsto dai ministeri degli Esteri e della Difesa, l’Italia diventerebbe il punto di riferimento, in Europa, per la Libia e l’interlocutore privilegiato con gli Stati Uniti. L’idea alla base di tale incontro è che Italia e Stati Uniti diventino promotori della stabilizzazione del paese nord africano.

Trump, in tema di immigrazione, si è detto soddisfatto di quanto fatto dall’Italia, seppur in modo molto “duro”, con la chiusura dei porti, invitando i leader dell’Unione Europea a seguire l’esempio italiano in materia, soprattutto per ciò che riguarda la difesa dei confini e la sicurezza nazionale. Trump ha fatto poi riferimento alla questione americana ed ai confini con il Messico, per cui si è trovato molto d’accordo con la politica intrapresa dal governo italiano.

Altra importante questione affrontata, sulla scia del summit tra Trump e Juncker, Presidente della Commissione europea, è stata quella degli scambi commerciali e dei dazi. Il Presidente italiano Conte ha cercato di ottenere delle garanzie per le aziende italiane, a difesa del “made in Italy”, ed ha affermato il sostegno all’accordo raggiunto tra Trump e Juncker per quanto riguarda i dazi.

Infine, i due presidenti hanno parlato della questione energetica del gasdotto trans-adriatico Tap: Conte è consapevole dell’importanza della diversificazione delle fonti di approvvigionamento e del valore strategico del progetto energetico; Trump ha condiviso quanto detto dal presidente italiano, sperando che possa realizzare tale progetto quanto prima.

Trump e Conte si sono detti soddisfatti dell’esito dell’incontro: il premier italiano ha apprezzato il sostegno americano; il presidente Usa ha ribadito l’importanza dell’Italia per l’impegno nella lotta al terrorismo e nella difesa nazionale, ma anche per la missione in Afghanistan.

Ciò che risulta essere importante per i due presidenti è l’affinità di fondo che vi è tra l’amministrazione americana e il governo italiano. In particolare, Conte ha sottolineato che entrambi i governi si definiscono del “cambiamento”, in quanto sono lontani dall’establishment e vicini ai cittadini. Sulla stessa lunghezza d’onda di Conte, Trump ha affermato che loro sono entrambi due “outsider” della politica, differenti dai precedenti governi dei due paesi.

Bookreporter Settembre

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