GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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Giugno 2015 - page 2

Chad: Islamic veil banned

Middle East - Africa di

“The full-face veil will be banned because terrorists have used them like camouflage”, Prime Minister of Chad Deubet said after suicide bomb attacks in the capital N’Djamena. This law “it is not contrary to the principles of Islam”, Higher Council for Islamic Affairs admitted.

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After the offensive of last January, called MJTF (Multinational Joint Task Force), along with Nigeria, Niger, Cameroon and Benin, Islamic State has passed counterattack. And, after returning to action in the state of Borno, now it’s entered in Chad.

The Caliphate in Africa, declaired in 2014 by Boko Haram, is becoming more and more an organization able to embarrass the regular armies. And, after Nigeria, even Chad, strategic ally for the West, is having to fight an internal battle.

On 15th June, 4 suicide bombers killed 30 people and injured abou a hundred in N’Djamena, the capital of Chad. Militants, exploded near the police station and the Police Academy, struck for the first time the main cities of the country. Earlier, at the end of May, 33 jihadists and 4 Chadian soldiers died after a bloody battle to Choua Island, in Lake Chad.
Giacomo Pratali

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Nigeria: tra crisi finanziaria e Boko Haram

Medio oriente – Africa di

Il presidente Buhari parla di milioni di dollari di debiti e di casse dello Stato vuote. Intanto, l’esercito perde terreno nello Stato del Borno e i jihadisti tornano a colpire.

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La Nigeria è sull’orlo del baratro. La crisi economica di questi ultimi mesi, dovuta al crollo del prezzo del petrolio, principale risorsa per l’erario, sta mettendo in ginocchio il Paese africano. Le casse statali sono “virtualmente vuote e per il Paese questo è una disgrazia”, ha dichiarato il neopresidente Buhari di fronte ai giornalisti. “La Nigeria ha milioni di dollari di debiti:gli impiegati pubblici e anche i dipendenti federali non stanno percependo i propri salari”, ribadisce ancora.

Rieletto a discapito del capo dello Stato uscente Goodluck, Buhari si trova di fronte ad un Paese destabilizzato anche a causa del terrorismo. Se a febbraio l’esercito regolare era riuscita a riconquistare Maiduguri, capitale dello Stato del Borno, adesso i miliziani di Boko Haram sono passati al contrattacco. E la violenza nel nord-est della Nigeria è tornata a livelli allarmanti.

Infatti, solo poche ore fa, due ragazze si sono fatte esplodere nei pressi di una moschea di Maiduguri, affollata nell’orario di preghiera: il bilancio è di 30 morti e di decine di feriti. Secondo gli operatori internazionali impegnati sul posto, i miliziani di Boko Haram utilizza le centinaia di donne e ragazze rapite nell’ultimo anno proprio in questi attacchi kamikaze, seppure contro la loro volontà.

E, a questa nuova escalation di violenza, si aggiungono le bombe esplose in un accampamento di Boko Haram nello Stato del Borno mercoledì 17 giugno. Fonti locali parlano addirittura di decine di morti e di oltre 50 feriti.
Giacomo Pratali

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Nigeria: financial crisis and the Boko Haram return

Middle East - Africa di

President Buhari talked about millions of dollars in debt. Meanwhile, army is losing ground in the State of Borno and jihadists have come back.

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Nigeria is close to bankruptcy. The economic crisis of the past few months, due to oil prices collapse, is bringing the African country on its knees. The treasury is “virtually empty and this is a misfortune,” president Buhari said in front of reporters. “Nigeria has millions of dollars in debt: public employees and even federal employees are not perceiving their wages,” he reiterated.

Re-elected against the outgoing head of state Goodluck, Buhari is facing a country destabilized by terrorism. If in February the army had managed to regain Maiduguri, capital of Borno State, now the Boko Haram militants fought back. And violence in the northeast of Nigeria has returned to alarming levels.

In fact, only a few hours ago, two girls blew themselves up near a mosque in Maiduguri, crowded timetable of prayer, causing 30 killed and several wounded. In Ongs point of view, Boko Haram’s troops often uses the hundreds of women and girls abducted in the last year in these suicide bombings, even against their will.

Giacomo Pratali

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Ue, Gentiloni: soddisfazione per missione navale EuFor

BreakingNews/EUROPA di

A margine del Consiglio Affari Esteri Ue a Lussemburgo, il ministro italiano Paolo Gentiloni si dice soddisfatto della missione navale EuFor, definito un primo passo importante verso il vertice del 25 e 26 giugno prossimi. In questo summit, verrà infatti definito l’accordo sulla ricollocazione dei profughi che dovrebbe vincolare gli altri Paesi europei.

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“Bisogna arrivare ad un’intesa che metta nero su bianco l’impegno alla solidarietà vincolante sulla ricollocazione dei migranti perché la solidarietà non può essere un ‘optional’, deve essere un impegno per la Ue”, sottolinea il rappresentante del governo italiano.

Gentiloni si mostra tuttavia fiducioso sull’esito delle trattative, anche con i Paesi più riluttanti ad apportare una soluzione comune a questa emergenza: “Penso che il negoziato in queste settimane abbia creato le premesse per arrivare ad un’intesa giovedì e venerdì, ma vediamo: bisognerà lavorarci nei prossimi giorni”, conclude.
Giacomo Pratali

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#WAR: il ruolo dei social media nell’intelligence militare

BreakingNews/INNOVAZIONE di

Il popolo più numeroso del mondo non appartiene ad uno stato preciso, non ha ne’ legami storici ne’ legami nazionali, e continua crescere senza sosta.

E’ il popolo dei social media, la cui crescita continua inarrestabile ad unire uomini e donne di tutto il mondo con provenienze, storie e visioni del mondo diverse.

La diffusione e’ cosi capillare e pervasiva da essere diventata uno strumento fondamentale di comunicazione, contatto e propaganda per qualunque organizzazione (o individuo) voglia veicolare il proprio messaggio all’esterno.

Abbiamo tutti nella mente le immagini dei video diffusi dall’ISIS in cui venivano giustiziati prigionieri occidentali nelle prime fasi dell’espansione del califfato: un esempio perfetto di propaganda che ha avuto risonanza mondiale, convincendo i governi occidentali a tornare militarmente in Iraq dopo pochi anni dal ritiro.

Gia’ Al – Qaeda aveva fatto un uso spregiudicato di questi strumenti, a basso costo e accessibili alle masse, per i propri fini.

Dalle video cassette clandestine ai tweet, i protagonisti della guerra asimmetrica del XXI secolo hanno dato prova di intelligenza e flessibilita’ nell’utilizzare i “social” fin dal loro avvento, avvalendosi del lavoro e delle capacita’ dei giovani guerriglieri che si sono formati nelle facolta’ scientifiche delle migliori universita’ occidentali.

Di fronte a questo aspetto del confronto con gli “insurgents”, le complesse organizzazioni delle forze armate, hanno impiegato piu’ tempo nel comprendere il valore dei social media come arma, e organizzarsi di conseguenza.

Israele in questo senso e’ stato un precursore, promuovendo campagne social gia’ nelle offensive del 2006 – 07: oggi l’IDF veicola i propri messaggi su 32 siti diversi in sei lingue. Anche gli Stati Uniti hanno implementato le proprie unita’ dedicate alla guerra sui social media nell’ambito delle psy -ops.

La strategia russa durante il confronto con l’Ucraina del 2014 ha visto l’utilizzo dei social come vero e proprio sistema d’arma coordinato con gli assetti sul campo: mentre uomini e mezzi si spostavano sul terreno, un mix di stampa e social media ne sosteneva i movimenti con una narrativa degli eventi destinata ad influenzare l’opinione pubblica interna ed esterna.

Gli Ucraini dal canto monitorano gli spostamenti e la presenza dei filo russi studiando attentamente i post pubblicati.

Per presidiare questa nuova frontiera dei confronti armati, il Regno Unito pochi mesi fa ha annunciato la creazione di una nuova brigata dedicata, che prendera’ il nome di 77th Brigade, in onore delle forze speciali operanti dietro le linee giapponesi durante la seconda guerra mondiale.

L’Italia gia’ da alcuni anni dispone del 28 Reggimento Pavia, dedicato alle Comunicazioni Operative.

La social media intelligence ad uso militare e’, quindi gia’ una realta’, con un acronimo che la identifica: SOCMINT.

La ricerca, che a differenza dell’operativita’, non ne ha ancora definito tutti i contorni teorici, ha individuato fino ad oggi 4 categorie, mutuate dal settore civile.

  • Sentiment Analysis

Si tratta di un metodo di analisi che raccoglie in tempo reale le reazioni degli     utenti davanti un evento. Utilizzando la vasta quantita’ di dati disponibili si misurano il tono, l’emotivita’, l’intensita’ e la rilevanza del sentiment. Se ben utilizzata, e’ uno strumento in grado di fornire una buona interpretazione qualitativa delle reazioni del target analizzato.

In campo militare, puo’ essere applicata prima del dispiegamento delle forze e dopo una determinata azione, conoscendo quali possono essere le reazioni della popolazione interessata.

  • Propaganda

La pervasivita’ e la capillarita’ dei social media sono un veicolo con cui esercitare al massimo la cosiddetta disseminazione del messaggio scelto, sia in termini di propaganda che di contropropaganda rispetto alle mosse dell’avversario.

Un caso di scuola e’ quello dei fatti di Odessa del febbraio 2014, quando l’assalto delle forze filo-russe provoco’ 200 morti: le due parti, russi e ucraini, cominciarono un’escalation di post, foto, commenti e tweet dando dello stesso due narrazioni opposte, rilanciate dalla stampa dei diversi paesi secondo gli orientamenti politici.

  • Controllo della narrativa

Una forza che si propone un fine strategico puo’, costruendo con accuratezza il messaggio e diffondendolo il giusto timing, costruire una narrazione degli eventi che precedono, accompagnano e seguono le azioni cinetiche, tali da fungere da veri e propri moltiplicatori di forze, conquistando o meno i cuori e le menti delle popolazioni target.

  • Geolocalizzazione

Partendo da un semplice post e’ possibile, ricostruendo con intelligenza e attenzione, le reti di relazione, individuare la posizione di soggetti o infrastrutture. E’ gia’ una realta’: secondo quanto dichiarato dal Generale dell’Air Force Hawk Carlisle, gli Stati Uniti sono stati in grado, nel giro di 24 ore di geolocalizzare e sopprimere con tre JDAM una roccaforte dell’ISIS partendo da un post pubblicato.

La strada per un uso ottimale dei social media nell’intelligence militare sembra ancora lunga, ma non c’e’ dubbio che si tratti di uno degli assetti pregiati che una qualsiasi forza armata o fazione combattente non puo’ trascurare per garantire la propria efficacia.

Operazione “Pangea VIII”. L’UE ostacola il commercio di farmaci contraffatti.

EUROPA/Varie di

L’Aja: – La “nostra” agenzia europea di sicurezza Europol ha fornito il suo supporto ad un’operazione dell’Interpol tesa a smantellare una rete criminale impegnata nel traffico di medicinali contraffatti, attraverso farmacie on-line illegali.

“Pangea VIII” è il nome dell’operazione che si è conclusa con l’arresto di 156 sospettati in tutto il mondo, e con il sequestro di medicinali potenzialmente pericolosi, per un valore complessivo di 81 milioni di dollari.

op_pangea01 L’intera operazione ha coinvolto 115 nazioni ed ha fornito impulso a 429  procedimenti penali differenti. 550 sono stati gli annunci di vendite on-  line rimosse dalla rete e ben 2414 i siti oscurati.

 Per la circostanza, l’Agenzia Europea – già dalla sua fondazione coinvolta  nella sicurezza del vecchio continente sia sul piano strategico, che anche  su quello operativo – ha distaccato i propri esperti presso la sede centrale  dell’Interpol a Lione, in Francia.

 Nello specifico, gli specialisti dell’Interpol ed i rappresentati di Europol hanno condiviso tutti i dati in loro possesso, compresi quelli provenienti dai database in possesso dell’Agenzia dell’Aja, trovando numerose corrispondenze utili alle indagini e fornendo un prezioso supporto anche di natura legale soprattutto alla BKA, la Polizia Federale austriaca, ed anche all’Agenzia delle Dogane ed a quella per la Salute dello stesso paese d’Oltralpe.

Oltre alla scoperta di un enorme magazzino di farmaci contraffatti in Indonesia, le varie Forze di Polizia coinvolte si cono concentrate sugli account di posta elettronica, sui titolari dei domini registrati per il commercio on-line e su tutti coloro che fossero a vario titolo coinvolti nella consegna della merce e nei pagamenti elettronici.

Tra le medicine sequestrate, spiccavano ovviamente quelle per le disfunzioni erettili, i principi attivi contro la77b3efd6d14f42c2bed11ce573dde7f2
pressione arteriosa e alcuni farmaci antitumorali. Molti farmaci erano scaduti, o conservati male ed uno dei compiti dell’organizzazione era proprio quello di alterare le date di scadenza o le quantità di principio attivo presenti. Il che fa solo minimamente comprendere la pericolosità di questo commercio clandestino ed alternativo a quello ufficiale, sicuramente più oneroso in termini economici per gli utenti, spesso impossibilitati all’acquisto o al reperimento di taluni principi attivi nei loro paesi.

Sono state 236 le Forze di Polizia e le Agenzie coinvolte, e ovviamente numerose quelle europee.

Da segnalare il fondamentale e sostanziale supporto fornito da alcune società private e colossi del commercio elettronico quali Google, Mastercard, American Express e Paypal.

Un altro colpo messo a segno dalla cooperazione internazionale di polizia. Anche e soprattutto europea.

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Ue, relazione sulle rinnovabili: promossi gli Stati membri

BreakingNews di

Entro il 2014 è stata raggiunta la quota del 15,3. Il 20% entro il 2020 sembra essere alla portata.

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“La relazione indica ancora una volta che l’Europa crede nelle energie rinnovabili e che le energie rinnovabili fanno bene all’Europa”, è quanto dichiarato da Miguel Arias Cañete, Commissario responsabile per l’Azione per il clima e l’energia, a seguito della pubblicazione dei dati sulle energie rinnovabili in Europa. Numeri ottimistici, che pongono i Paesi Ue al 15,3% lordo delle energie rinnovabili entro il 2014 e ad un passo dal 20% (10% per i trasporti) programmato per il 2020 e deciso nel 2009.

“L’Europa può vantare tre volte più energia rinnovabile pro capite che qualunque altra parte del mondo e più di un milione di persone che lavorano nel settore delle energie rinnovabili, il cui valore supera i 130 miliardi di EUR all’anno. Ogni anno esportiamo energie rinnovabili per un valore di 35 miliardi di EUR”, ribadisce il rappresentante dell’Unione Europea.

In più, questi dati ecologici vanno, secondo l’Ue, di pari passo con il realismo economico. Gli obiettivi del 2020 sono infatti diventati un traino per i Paesi del Vecchio Continente, spinti ad investire di più sulle rinnovabili per rilanciare le proprie industrie e, di conseguenza, a collaborare tra loro e con gli Stati non-Ue.

Ecco i risultati prodotti dalle direttive europee nel campo delle rinnovabili:
• circa 326 milioni di tonnellate lorde di emissioni di CO2 evitate nel 2012 e 388 milioni di tonnellate nel 2013,
• una riduzione della domanda di combustibili fossili in Europa pari a 116 mtep nel 2013.
Inoltre per quanto riguarda la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione:
• sul totale di combustibili fossili il cui uso è stato evitato nel 2013, il 30% è dovuto alla sostituzione del gas naturale con fonti rinnovabili
• quasi la metà degli Stati membri ha ridotto il consumo interno lordo di gas naturale di almeno il 7%.
Giacomo Pratali

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Operation “Pangea VIII”. EU against counterfeit medicines.

The Hague: – “Our” European security agency Europol has provided its support to an Interpol operation aimed at dismantling a criminal network involved in the trafficking of counterfeit drugs, through online illegal pharmacies.
“Pangea VIII” is the name of the operation, which ended with the arrest of 156 suspects worldwide, and with the seizure of potentially harmful medicines, worth a total of $ 81 million.
The whole operation involved 115 countries and provided impetus to 429 different criminal cases. 550 were the ads for online sales network and well-removed from the 2,414 sites blacked out.
For the occasion, the European Agency – since its foundation involved in the security of the continent on the strategic plan, and even at the operational one – has seconded its experts at the Interpol HQ in Lyon, France.
Specifically, Interpol specialists and representatives of Europol have shared all the data in their possession, including those from the database held by the Haguean agency, finding numerous matches, useful for investigations.  They also provided valuable legal support to the BKA, the Austrian Federal Police, as well as the Customs Agency and the Health of that country beyond the Alps.

In addition to the discovery of a huge warehouse of counterfeit drugs in Indonesia, the various police forces involved focused on the e-mail accounts, on the domains registerers and on all those involved in delivering of goods and in electronic payments.
Among the drugs seized, they stood out  – obviously – those for erectile dysfunctions, for blood pressure and certain anticancer drugs. Many drugs were expired, or badly preserved and one of the tasks of the organization was right to alter the dates of maturity or the amount of active ingredient present in the contents.

236 was the number of involved police forces and agencies, and of course many of them were European ones.

To be noted is the fundamental and substantial support provided by some private companies and e-commerce giants such as Google, Mastercard, American Express and PayPal.
Another hit scored by the international police cooperation. Even and especially European.

Libia: buona la quarta?

Tripoli dice sì con riserva alla bozza proposta da Leon. Daesh, questione migratoria e crisi finanziaria rendono sempre più necessario un accordo tra i due governi. La stampa internazionale, tuttavia, sottolinea l’incapacità del mediatore Onu e dei Paesi occidentali di individuare quale dei due esecutivi sia quello più adatto ad arginare l’avanzata dello Stato Islamico e arrestare l’imponente flusso di persone dirette verso l’Europa.

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Un timido passo in avanti. L’accordo tra le due parti in causa sembra essere più vicino. Questo ci dice la risposta affermativa, seppure con la “necessità di apportare alcune modifiche”, fatta pervenire al mediatore Onu il 17 giugno dal governo di Tripoli. Un’apertura ad un “Governo di Accordo Nazionale” assieme ai rappresentanti di Tobruk, come recita il documento contenente 69 articoli, che è già una notizia visti i continui contrasti tra i due esecutivi.

La paura dell’avanzata dello Stato Islamico, le pressioni dell’Unione Europea sulla questione migratoria, la ormai più che probabile bancarotta finanziaria della Libia, pongono i due governi ad una sola scelta possibile: l’accordo.

La quarta bozza, presentata ad Algeri da Leon ad inizio giugno, parte dalla precedente, ma cerca di dare più spazio alle istanze del governo filomusulmano di Tripoli. Permane la formazione di un’unica assemblea legislativa a Tobruk, ma si fa spazio una Presidenza del Consiglio tripartita, composta da un presidente e da due vice: un check and balance a favore della giusta rappresentanza delle due parti in causa.

Se comunque i due governi continuano a tirare la giacca a Leon per arrivare ad una soluzione favorevole per uno piuttosto che per l’altro, il nodo da sciogliere gira attorno alla figura del generale Haftar. Vero leader della fazione riconosciuta a livello internazionale e sostenuto dal presidente egiziano Al Sisi, viste le accuse di crimini contro i civili a suo carico, suscita non poco imbarazzo in Occidente.

E se è vero che è necessario trovare un interlocutore unico in Libia per arginare l’avanzata dello Stato Islamico e per regolamentare i flussi migratori diretti in Europa, il vero dubbio è se non solo su Haftar, ma sul governo stesso di Tobruk, sulla sua reale capacità di incidere sulla popolazione (è stato votato dal solo 25% degli aventi diritto).

Come rilanciato di recente dal Financial Times, finora Leon, nel corso di questi quasi infruttuosi negoziati, Unione Europea e Paesi occidentali non hanno capito che il vero epicentro della crisi della Libia ruota attorno a Tripoli e alla Tripolitania, la regione dove si concentrano la maggior parte degli scontri tra le milizie del Daesh e le truppe filoislamiche legate ai Fratelli Musulmani, sostenitori del governo della capitale.

In questa ottica, i governi di Tripoli e Tobruk dovrebbero avere pari riconoscimento presso il consesso internazionale. Questo perché se Tobruk viene considerato legittimo, Tripoli, da parte sua, ha in mano quello che è il reale polso del Paese. È quindi in questo direzione che la quarta bozza proposta da Leon deve andare.

In questo scenario, è assordante il silenzio dell’Unione Europea. Incapace di portare avanti una reale politica dell’accoglienza dei rifugiati e della regolamentazione dei migranti in arrivo da Africa e Medio Oriente, stenta a fare sentire la propria voce nel contesto libico. E riesce a porsi come arbitro della necessaria pace nel Paese che, alla fine dei conti, altro non è che un accordo tra Stati: Arabia Saudita, Egitto e Russia (pro Tobruk) e Turchia e Qatar (pro Tripoli).
Giacomo Pratali

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European Agencies and ATM Security.

skimmer_800_800On June 10th, Europol and ATM Security Team reiterated their collaboration in contrasting the so-called “payment crimes”, during one of the three annual meetings of the Team, held to Europol Headquarters in The Hague. “Security team” means EAST, the European ATM Security Team, a European non-profit organization, whose task is to collect and disseminate information to and from installe  rs and bank ATM networks (ATM = Automated Teller Machine).

Europol Centre against Cybercrime (EC3) has signed a memorandum of understanding (MoU) with EAST, in order to further strengthen cooperation in the fight against all forms of crime linked to ATM cards and credit cards, including virtual fraud, i.e. those that are committed in the absence of normal magnetic supports, by malware or other hi-tech techinques, or by physical attacks to ATMs themselves.

The MoU will allow to exchange data and strategic information, between the Agency and the EAST, meaning that one of the three annual meetings of the tastierino-400x300same team will be always held at the Europol headquarters in The Hague, just as has happened for the first time in the abovementioned cisrcumstance.

Beyond the statements made by leaders of the two organizations, Europol has recognized the seriousness of the physical or virtual attacks to ATM systems, and has prepared a document containing guidelines about the threat. The document (the drafting was coordinated by the EAST) will be disclosed in the coming days and is an example of a coordinated response between security agencies and the world of finance banking, aimed to contrast the emerging and increasingly worrying growth of some criminal phenomena such as, for example, the “skimming”.

For non-experts, we point out that “skimmers” are devices that can read the magnetic strip of debit cards and credit cards, directly into the ATM slots. Obviously, the very high nanotechnology of these “readers”, is associated with the use of illegally concealed cameras, positioned in such a way to spy on the finger movements of the money pickers, recording the numbers that form the PIN sequence.Un momento della prima della firma del protocoloo d'intesa

Domenico Martinelli
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